Un arcipelago musicale fatto di tante isole, così come sono tante le musiche che compongono lo scenario sonoro odierno: “jazz”, “classic”, “antiqua” e la trasversalità di “young”. E nel mezzo un bosco intitolato a Claudio Abbado, alla cui memoria nel decennale della scomparsa Stresa Festival, tra i più prestigiosi eventi musicali estivi a livello internazionale, è quest’anno dedicato. «Claudio Abbado è stato un vero visionario: Maestro raro e sempre in fuga verso il futuro, ha tracciato tante strade e altrettante ne ha lasciate aperte per la musica che verrà», racconta Mario Brunello, direttore artistico di Stresa Festival, «Abbado ha sempre conciliato la figura di artista a quella di uomo socialmente impegnato e una delle strade da lui indicate, e che Stresa Festival vuole percorrere, entra nel mondo della natura, del rispetto del pianeta, del convincimento che anche la musica può e deve fare la sua parte». «Stresa Festival ha scelto di seguire la visione di Abbado e si impegna a far crescere un nuovo bosco ded icato al Maestro all’interno del Parco Campo dei Fiori, dall’altro lato del Lago Maggiore. Abbiamo già adottato i primi alberi e insieme al nostro pubblico possiamo rendere il bosco molto grande», conclude Brunello, nel cui disegno artistico il Festival si delinea anche quest’anno tramite diverse «isole musicali, attraversate da grande Musica e che ambiziosamente si aggiungono ad arricchire le bellezze che già il territorio di Stresa e del Lago Maggiore offre al pubblico e agli artisti».
Entrando nello specifico del programma, la 63esima edizione di Stresa Festival si snoderà, come da tempo consuetudine, in due periodi temporali distinti, dal 16 al 28 luglio con un focus sul pianoforte tra jazz e musiche di confine, e dal 17 agosto al 6 settembre con un percorso che dalla musica antica si inoltrerà nel contemporaneo. Ampio spazio sarà dato a proposte di giovani artisti, anche del territorio. Diversi i luoghi che ospiteranno i concerti, dal Palazzo dei Congressi, ribattezzato Stresa Festival Hall, alla Catapulta, macchina scenica progettata dall’architetto Michele De Lucchi sul Lungolago La Palazzola, dal Giardino di Villa Bossi a Orta San Giulio e Isola di San Giulio a Villa Ponti ad Arona, dall’Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno all’Isola Madre, da Villa Bryner a Lesa alla Chiesa di Sant’Ambrogio a Stresa e al Bosco Sonoro a Gignese, dove si svolgeranno gli eventi “young”.
Jazz e altre musiche dal 16 al 28 luglio
I concerti di luglio inizieranno con due forti personalità, diversissime tra loro, che possono essere prese a emblema di “musiche che si nutrono di tante musiche”: Egberto Gismonti e Ludovico Einaudi. L’originalissimo pianista e chitarrista brasiliano, il primo a scendere in campo, martedì 16 luglio alla Catapulta, si colloca da sempre in un’area di confine tra jazz e musica classica facendo proprie anche influenze delle tradizioni amazzoniche. Ludovico Einaudi, atteso il 17 luglio alla Stresa Festival Hall, proporrà il suo progetto In A Time Lapse Reimagined, rivisitando a dieci anni dall’uscita uno dei suoi album più fortunati, reimmaginandolo appunto con un nuovo organico strumentale.
Più specificatamente in tema di jazz, il 19 luglio è previsto il concerto del trio del pianista verbanese Simone Locarni, il cui talento gli ha già consentito di aggiudicarsi importanti premi e riconoscimenti, tra cui il recentissimo 14th European Young Artists Jazz Award di Burghausen, in Germania. Altro talento italiano formato esportazione è il sassofonista Luigi Grasso, che il 20 suonerà in coppia con il tedesco Florian Weber, uno dei più interessanti pianisti europei della sua generazione. Dalla Germania arriverà pure, il giorno dopo, la spettacolare Jazzrausch Bigband, con un singolare omaggio, tra jazz orchestrale e ritmi dance, al compositore austriaco Anton Bruckner, di cui ricorre quest’anno il bicentenario dalla nascita e al quale Stresa Festival 2024 dedica più momenti.
In luglio saranno tre gli appuntamenti targati “young”, tutti nel Bosco Sonoro a Gignese: il 24 con il chitarrista americano Trace Bundy, specialista delle sei corde acustiche; il 25 con la talentuosa cantautrice catanese Anna Castiglia; il 26 con Krisma TV, progetto del compositore elettronico Bienoise, della vocalist Olga Condry e del video artista Fabio Brusadin che celebra l’anomalia new wave immaginata da Christina Moser e Maurizio Arcieri, ovvero i Krisma, una delle più celebri band elettropop italiane.
La programmazione di luglio si concluderà sabato 27 e domenica 28 a Orta con la riduzione drammaturgica per quartetto d’archi e voci della celebre opera mozartiana Le nozze di Figaro, con la regia di Gianmaria Aliverta, che da oltre dodici anni con VoceAllOpera porta in giro per il mondo un nuovo modo di fare opera.
“Isola antiqua e “isola classic” dal 17 agosto al 6 settembre
La 63esima edizione di Stresa Festival, nella sua accezione tradizionale, avrà inizio il 17 agosto con il concerto de Il Giardino Armonico, prestigioso ensemble di musica barocca diretto da Giovanni Antonini che nell’occasione, su musiche di Haydn e Vivaldi, ospiterà il violinista russo Dmitry Smirnov. Il giorno dopo la compagnia vocale e strumentale La Tempête, fondata e diretta da Simon-Pierre Bestion, presenterà Vespro, A Jubilant Sound Experience, ripresa del capolavoro di Monteverdi Vespro della Beata Vergine che promette un’immersione sensoriale dell’ascoltatore al centro di una potente materia sonora, mentre per lunedì 19, a Villa Ponti di Arona, è in programma il concerto del duo formato da Teodoro Baù (viola da gamba) e Andrea Buccarella (clavicembalo), su musiche di Corelli, Bach e Händel. La violoncellista ungherese Ditta Rohmann sarà poi protagonista delle tradizionali “meditazioni” sulle Suite di Bach nella suggestiva cornice dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno (21 e 22 agosto).
Progetto speciale in avvio del programma “isola classic”, realizzato in coproduzione con Ravenna Festival e Opera Estate Festival di Bassano del Grappa, sarà Un amico, omaggio al mondo della musica di Ezio Bosso nato dall’inedita collaborazione tra Mario Brunello al violoncello, Maria Semeraro al pianoforte e la compagnia di danza di Virgilio Sieni (il 24).
Il cartellone di Stresa Festival 2024 avrà poi come protagonisti la pianista russa Yulianna Avdeeva (il 25), vincitrice nel 2010 del Concorso Chopin di Varsavia che eseguirà un programma musicale diviso tra Chopin e Prokof’ev; il mezzosoprano Isabel Pfefferkorn e un quartetto di violoncellisti che martedì 27 all’Isola Madre si cimenteranno in un variegato repertorio, da Purcell a Richard Strauss, da Piazzolla ai Queen e Adele; il britannico Barbican Quartet (il 28), già applaudito a Stresa lo scorso anno, con musiche di Purcell, Ravel e Beethoven; il Norrlands Nations Kammarkörr diretto da Francesco Acquista (il 30), coro di 34 elementi che dedicherà un altro degli omaggi del Festival ad Anton Bruckner. Altro graditissimo ritorno, e appuntamento tra i più rilevanti dell’edzione 2024, sarà quello della Royal Concertgebouw Orchestra, diretta da Myung-Whun Chung, e del pianista Sir András Schiff, su musiche di Beethoven e Brahms (31 agosto).
I concerti di settembre vedranno dapprima di scena il Trio Chagall (il primo giorno del mese), con pagine di Haydn, Weinberg e Mendelssohn, e il violoncellista Giovanni Sollima, che martedì 3 a Villa Bryner a Lesa si cimenterà anche con la barcassa, insolito strumento musicale costruito su una vera e propria barca (una nassarola) dotata di una tavola armonica di tre corde lunghe sei metri.
Particolare sarà l’appuntamento del 4 settembre, con l’ultimo degli omaggi a Bruckner reso da un quintetto d’archi che prende il nome da Illumina, il progetto sorto nel 2015 a San Paolo del Brasile per iniziativa della violista americana Jennifer Stumm, con lo scopo di coinvolgere giovani musicisti e artisti internazionali di spicco, dando vita a un rinomato festival che dà accesso alla musica dal vivo a migliaia di persone ogni anno.
La chiusura di Stresa Festival, il 6 settembre, sarà quindi affidata alla Freiburg Baroque Orchestra con due solisti di eccezione: Isabelle Faust al violino e Kristian Bezuidenhout al fortepiano, impegnati in due capolavori beethoveniani quali il Concerto per violino e il Concerto per pianoforte n. 3.
Ulteriori informazioni: www.stresafestival.eu
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Dal 17 agosto al 6 settembre si svolgerà il Festival di Stresa, quello classico, o tradizionale se si preferisce. E Brunello, suo attuale direttore artistico ha voluto seguire la cattiva tradizione dei suoi colleghi organizzatori. Tolto Lui ed i suoi amici più stretti: Sollima, e Einaudi, Antonini e qualche altro, tutti gli altri invitati al festival sono stranieri. Bravo Brunello!
Non ci interessa commentare le scelte, ci basta domandarci: è possibile che scelte audaci - come quelle che Brunello propone sempre - sia solo lui in Italia in grado di praticarle? E, per questo, non può che rivolgersi all'estero, dove evidentemente trova tutti i musicisti capaci di soddisfare le sue esigenze di programma? (Pietro Acquafredda)
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