lunedì 13 maggio 2024

La solita storia tirata in ballo quando di è beccati con le mani nella marmellata. Così anche Salvini

 

SALVINI: “SE QALCHE GIUDICE FOSSE DOSSIERATO E INTERCETTATO…”

In ogni caso per Salvini se Toti si dimettesse “sarebbe una resa nei confronti dei liguri” e nel contempo anche di un rapporto fra magistratura e resto del mondo che lo stesso ministro giudica “palesemente sbilanciato”. Poi aggiunge: “Se qualche giudice, se qualche pubblico ministero venisse intercettato e dossierato a casa sua en el suo ufficio per due o tre anni, non so quanti andrebbero a spasso magari sul lungomare della Spezia….”.

                                                   *****


Salvini che è ormai alla 'canna del gas' politicamente parlando, ogni giorno apre bocca per aggravare la sua posizione. Quella politica  mentre quella giudiziaria si discute già in altra sede.

 A prima vista sembrerebbe ragionevole asserire, convintamente: chi controlla i controllori; cioè a dire che occorre che nessuno resti impunito, se sbaglia, ciascuno deve avere garanzie ma anche controlli. Così argomentando, la catena invocata - una specie di quella notissima intitolata al 'santo dei miracoli'- mai si spezza o si chiude.

 E i politici,  si potrebbe replicare a Salvini, se dicono e propongono idiozie quando non addirittura leggi e proposte suicide ( per i cittadini) chi li controlla ed eventualmente punisce, se godono della impunità?

 Perciò,  le leggio per sanzionare evidenti irregolarità od abusi di potere esistono, e i magistrati, in particolare, anche organi di autogoverno.

 Lui, Salvini, faccia attenzione piuttosto a non dire scemenze,  come va facendo da troppo tempo ormai,  ed a pensare, magari una tantum, al bene dei cittadini, al quale  ha forse qualche volta penato ed ora non più. Perchè  alla 'canna del gas' e le tenta tutte pur di salvarsi la poltrona ed anche il c... che la occupa.( P.A.)

Nessun commento:

Posta un commento