mercoledì 15 maggio 2024

Giorgia Meloni, scienziata, chiedeva evidenze scientifiche sui vaccini prima di iniettarlo a sua figlia - che non fece, perchè LA SCIENZA NON E' RELIGIONE ( News Mondo, di Andrea Nedda). Magari Lei era No Vax? E per questo vede bene la Commissione Covid?

 Dallo scandalo Liguria che ha coinvolto il governatore Toti ai vaccini anti Covid. La Premier Giorgia Meloni è stata protagonista dell’evento organizzato a Milano intitolato ‘Il giorno de La Verità‘, con Maurizio Belpietro. La Presidente del Consiglio non si è tirata indietro nel commentare i temi caldi dell’attualità politica italiana e non solo. Le sue parole, riprese dal sito del Governo, hanno messo in luce diversi aspetti interessanti, soprattutto per quanto riguarda il periodo pandemico e i vaccini per il Coronavirus.

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni e il vaccino per il Covid

Sebbene l’intervista alla Meloni sia stata molto ampia su molti argomenti, di particolare interesse sono state le sue parole in tema Covid e vaccini. Facendo riferimento all’inchiesta de La Verità sull’argomento, la Presidente del Consiglio ha detto: “Lei conosce le mie posizioni su questa materia e io la devo ringraziare, Maurizio, perché La Verità ha avuto obiettivamente molto coraggio, i suoi giornalisti hanno avuto molto coraggio, non adesso, nel periodo in cui fare delle domande voleva dire essere additati”, ha esordito la Premier.

“Io sono stata messa alla berlina per aver chiesto evidenze scientifiche alla base di alcune cose che venivano proposte. Mi ricordo che fui additata come no-vax perché chiedevo quali fossero le evidenze che giustificavano la vaccinazione di massa dei bambini molto piccoli. Dissi che mia figlia, che aveva cinque anni, non l’avrei vaccinata – e non la vaccinai -, perché non avevo evidenze scientifiche. Perché il tema che non ha funzionato durante il periodo del Covid è che la scienza non è religione […]”.

La Meloni ha sottolineato come “c’erano dei casi in cui le evidenze francamente erano molto deboli. E però chi si limitava a chiedere spiegazioni veniva additato come un no-vax. Mia figlia è vaccinata con tutti i vaccini tradizionali, ciò nonostante io sono stata additata come tutti quelli che… E guarda lì c’è stato un bel pezzo serio di censura, se vogliamo parlare di censura, perché io me la ricordo la gente a cui veniva impedito di parlare in televisione”.

La Commissione d’inchiesta Covid

Sull’argomento è stato inevitabile parlare della Commissione d’inchiesta Covid: “La considero una cosa buona, utile”, ha detto la Premier. “E spero che possa fare il suo lavoro per chiaramente arrivare a fondo di quello che è accaduto. Ci sono molte resistenze. In particolare la Commissione non è ancora nata perché alcuni partiti dell’opposizione si rifiutano di nominare i propri componenti della Commissione per non farla partire. È un’altra cosa che io considero sbagliata […]”.

“[…] Confido che alla fine partirà e che potrà serenamente, ma anche per evitare che in futuro possano ripetersi questi errori, chiarire che cosa non ha funzionato, se qualcosa non ha funzionato – e in molti pensano che qualcosa al tempo non abbia funzionato”, ha tenuto a concludere sull’argomento la Presidente del Consiglio.

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