Importanti aggiornamenti sul terremoto politico-giudiziario che ha scosso la Liguria. L'avvocato di Giovanni Toti ha richiesto ufficialmente l'interrogatorio per il suo assistito. Come evidenziato dal legale Stefano Savi, lo stato d'animo del governatore"è quello di voler spiegare una serie di fatti". La palla ora passa ai pubblici ministeri, chiamati a fissare una data. Ricevuto la scorsa settimana dal gip per l'interrogatorio di garanzia, Toti - ai domiciliari da una settimana con l'accusa di corruzione - si era avvalso della facoltà di non rispondere.
Interpellato da LaPresse, l'avvocato di Toti ha evidenziato che l'interrogatorio sicuramente non si terrà questa settimana: "Aspettiamo ci dicano una data non è escluso la prossima settimana". Savi ha evidenziato di aver parlato con il governatore ligure, continuamente informato e impegnato a leggere gli atti: "Prepara materiale utile per quando sarà sentito". Per il momento non ci sono novità sulle sue possibili dimissioni da presidente da Liguria, ha aggiunto Savi, rimarcando che finché non avrà la possibilità di chiarire non è un tema. Smentite dunque le indiscrezioni circolate nelle scorse ore. A livello procedurale inoltre è da chiarire come eventuali dimissioni potrebbero essere comunicate e formalizzate ad ora.
Questa mattina si è tenuta la prima seduta del Consiglio regionale della Liguria dopo l'arresto di Toti: a presiedere i lavori il presidente dell'assemblea Gianmarco Medusei. Al momento l'incarico viene retto dal facente funzioni pro tempore e vicepresidente Alessandro Piana. Il centrodestra è in attesa di novità dall'interrogatorio, la linea garantista non cambia di una virgola. "Prima di parlare di dimissioni bisogna attendere il Tribunale del riesame. In ogni caso una decisione dovrà prenderla Toti", le parole del leader azzurro Antonio Tajani. Riflettori accesi sul timing della vicenda, come ha evidenziato Matteo Salvini: "Spero che la giustizia faccia in fretta. Non commento tempi, modi, la necessità dell'arresto. Spero che facciano sapere in fretta ai liguri e agli italiani se qualcuno ha sbagliato, e se qualcuno sbaglia paga". Da questo punto di vista, per FdI la questione non potrà essere tirata troppo per le lunghe.
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