domenica 4 febbraio 2024

Beatrice Venezi, le uniche due carte a suo favore che può giocare e che gioca. E poi un chiarimento da Giorgio Battistelli

 Innanzitutto vorremmo sapere da Giorgio Battistelli perchè ha dichiarato a proposito della direttrice 'scarsa' Beatrice Venezi - che lui  aveva invitato a Bolzano, le aveva fatto incidere un disco e poi aveva dovuto difenderla dalle accuse di inadeguatezza - che Lei non è peggio di tanti direttori di mezza tacca in circolazione. Questa sua dichiarazione  è apparsa su Repubblica,  ma ora sembra rimossa o non più accessibile. Perchè?

 Battistelli ha ragione. Ma allora ci dica perchè, lui per primo, si accontenta di invitare le mezze calzette e non punta invece ai migliori, ignorando che così esprimendosi non fa che avvalorare per la seconda  volta la 'scarsità' di Beatrice Venezi come direttrice d'orchestra.

 E veniamo poi a spiegare le ragioni del titolo di questo post. Partendo dalla constatazione che Beatrice Venezi i giornalisti che si occupano di musica l'hanno sempre snobbata ( non si dimentichi che Lei sale sul podio direttoriale da una decina d'anni), mentre   i cosiddetti 'femminili' e le testate di costume hanno trovato in Lei pane per i loro denti, normale.

E lei come ha accusato per questa dimenticanza?

Negli anni 'avanti Meloni' accusando  i critici musicali che la snobbavano perchè lei era giovane, bella ( nessusn accenno al 'brava'. Per Lei  la dimenticanza era frutto di invidia di  parte di chi ad una giovane donna  non consente di essere anche brava. E qui sbaglia, perchè altre donne altrettanto giovani più o meno come Lei, quantomeno piacenti. la critica musicale ha rivolto molta attenzione. 

Negli anni 'dopo Meloni' la canzone della Venezi è un'altra, anche perchè la carta della  giovane età non può più giocarla (oggi ha superato da un pò i trenta). E allora mette giù la carta della denigrazione politica. La cultura in mano alla sinistra - ancora? - non consente ad una arista di destra di emergere. Ed anche qui sbaglia per la seconda volta. Intanto si contenti degli applausi ( palermitani rivoltile dal sovrintendente,  notoriamente competentissimo in musica e del pubblico sul quale fa  sempre presa il 'giovane e bella', anche se di anni fa). 

Sappia però che quelli che fanno carriera, in una  decina d'anni, appartengono alla categoria dei meritevoli e, se hanno una tessera 'di peso' in quel momento, tanto meglio; ma chi la carriera non l'ha fatto, come Lei, è perchè il merito non sa dove abita, e continua a dirigere - seppure nelle periferie del mondo musicale - solo per la sua dichiarata fedeltà politica. 

 Ma se dovesse accadere, come da qualcuno paventato, che le affidino, per la semplice ragione che è 'meloniana' e 'sangiulianese' un incarico importante, allora sì che non si può lasciar correre; occorre protestare apertamente ed invitare tutti a scendere in piazza  a  fare la rivoluzione. Quando è troppo è troppo anche per meloniani e sangiulianesi all'epoca di  Meloni e Sangiuliano.

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