Cambio vertici Rai
Cambio vertici Rai
Sono al rush finale le trattative per le nomine attese giovedì all'esame del consiglio di amministrazione Rai. L'accordo a livello politico è raggiunto, anche se - a poche ore dalla trasmissione dei curricula ai consiglieri, probabilmente mercoledì - arriva il monito della presidente Rai, Marinella Soldi, sulla parità di genere. «I prossimi passi sono molto delicati. La Rai è un'azienda con potenzialità incredibili e professionalità straordinarie. Mi auguro che nelle nomine che si faranno la policy per la parità di genere venga applicata sia nell'azienda sia sullo schermo». Il quadro delle testate vede, infatti, solo uomini, con l'uscita dell'unica donna, Monica Maggioni, ora alla guida del Tg1, che andrebbe alla direzione per l'offerta informativa. L'unica ipotesi è quella di Angela Mariella al Gr Radio, ma la Lega appare ferma sull'indicazione di Francesco Pionati per quella casella. Un quadro che potrebbe spingere la presidente, che già in passato in altre tornate di nomine aveva sollevato il tema della parità di genere, a non avallare gli avvicendamenti, probabilmente astenendosi. All'Ad Roberto Sergio bastano, comunque, tre sì, il suo e quello dei consiglieri di maggioranza, per il via libera al pacchetto. Tra le testate due sono i nomi in quota Fratelli d'Italia: Gian Marco Chiocci al Tg1 e Paolo Petrecca confermato a Rainews. La Lega, oltre a Pionati, vedrebbe la conferma alla Tgr di Alessandro Casarin, che dovrebbe lasciare il testimone tra un anno al condirettore Roberto Pacchetti. Forza Italia dovrebbe poter contare su Antonio Preziosi al Tg2 e Jacopo Volpi a Raisport. I dem vedrebbero la conferma di Mario Orfeo al Tg3, il Movimento 5 Stelle l'arrivo di Giuseppe Carboni a Rai Parlamento. Il quadro verrebbe completato dalla nomina di Marcello Ciannamea all'Intrattenimento Prime Time, Angelo Mellone al Day Time, Paolo Corsini all'Approfondimento, Nicola Rao alla nuova direzione Comunicazione, che avrebbe alle dipendenze le Relazioni Istituzionali che andrebbero ad Angela Mariella, l'Ufficio Stampa dove resterebbe Fabrizio Casinelli, le Relazioni Esterne dove andrebbe Claudia Mazzola, che lascerebbe la guida dell'Ufficio Studi a Francesco Giorgino. Intanto cresce l'apprensione in Rai per l'intenzione annunciata dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, di togliere il canone dalla bolletta elettrica. L'idea sarebbe di mantenere comunque il principio che chi ha l'utenza deve pagare la tassa, come era in passato con il bollettino. Il motivo sarebbe legato a una richiesta dell'Europa in tal senso, ma l'Usigrai, che chiede al governo di cambiare strada, ritiene si tratti di una fake news. In realtà, la maggioranza non è concorde sul progetto portato avanti dalla Lega. Il timore è che possa ridursi notevolmente il gettito, con un ritorno dell'evasione che con l'attuale sistema è stata abbattuta. Gli altri sindacati dei lavoratori Rai hanno revocato lo sciopero del 26 maggio, dopo una trattativa con l'azienda che ha aperto al confronto sui temi in discussione. Sergio ha garantito che rispetterà gli impegni in un messaggio inviato a Fiorello nel corso di Viva Rai2! Il conduttore ha messo in scena una gag, invitando l'Ad a chiamarlo nel corso della trasmissione, pena una fuga di massa verso Discovery sulla scia di Fabio Fazio. Rischio inesistente per Sergio: "Rimarrai in Rai con tutti noi", ha scritto a conclusione del messaggio.