sabato 6 maggio 2023

Incoronazione di Carlo III. Un anacronismo con tante curiosità

 Noi non l'abbiamo vista in tv, abbiamo preferito andare a spasso. Non per snobismo, e neppure  perchè crediamo sia  una pagliacciata;  ma che si tratti di un anacronismo, di questo siamo convinti.  Non se ne vedeva una simile dall'incoronazione di sua madre Elisabetta, 70 anni fa, che noi ovviamente non abbiamo visto, se non per qualche spezzone passato tante volte in tv, e  che oggi è davvero fuori della storia. Non  ci colpisce  tanto lo sfarzo e il dispendio di energie e soldi, perchè vi  corrisponde il gradimento del pubblico ed entrate per la corona molto maggiori delle somme impiegate; ma per il fatto che si tratta di una festa fuori tempo.

 Comunque non ci sono sfuggiti alcuni particolari. Al nostro rientro a casa verso le 14 o giù di lì,  la tv - l'abbiamo sentito ripetere più volte - parlava di 'processione' piuttosto che di 'corteo' e solo una volta abbiamo sentito i due termini uno dopo l'altro.

In effetti il corteo che ha riportato i sovrani da Westminster a Buckingham Palace, era una processione più che un normale corteo, dato che Carlo III è anche il capo della Chiesa anglicana; ed è stato il primate anglicano  a mettergli la corona in testa. 

Quello inglese, è l'unico caso, in Occidente,  in cui la teoria dantesca dei 'due soli'  a governo del mondo (papa e imperatore, scettro e pastorale) è impiantata in una sola persona. Fatto che in Medioriente,  con i governi degli ayatollah, produce disastri sotto gli occhi di tutti, mentre nella moderna monarchia inglese, per fortuna no.

 Questa commistione di sacro e profano, di religioso e laico, ha fatto  sì che per la prima volta all'incoronazione  di Carlo III ci fosse una delegazione vaticana, della Chiesa cattolica, che con quella anglicana ha solidi legami, nonostante alcune divergenze dottrinali e di tradizione.

 Per la prima volta, passando ad altro argomento, nella lunga e singolare cerimonia, ci è capitato di vedere fra le numerose bande che hanno accompagnato suonando la processione, una in particolare che non avevamo mai visto prima: una banda a cavallo.

 E, per restare in ambito musicale, non possiamo non  notare che per l'Incoronazione e per il concerto solenne di domani, il direttore prescelto è Antonio Pappano, nato in Inghilterra ma di genitori italiani, beneventani, EMIGRATI in Inghilterra in cerca di fortuna.

 Il padre del direttore, Pasquale, che ha fatto in Inghilterra tutti i mestieri per coltivare la sua passione per il canto che poi è diventata la sua professione - ha insegnato canto per tutta la vita, prima in Inghilterra e poi in America, dove la famiglia si trasferì dopo la morte prematura della sorellina di Antonio - se non fosse morto alcuni anni fa , oggi avrebbe fatto salti di gioia e commozione nel vedere che suo figlio, immigrato come lui, dirigeva all'incoronazione del Re d'Inghilterra.


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