martedì 13 dicembre 2022

Mondiali. Il Qatar è legato a doppio filo con la Francia (da Corriere della Sera, di Aldo Cazzullo)

 I francesi con il Marocco incontrano la loro storia e il loro futuro, il controverso passato coloniale e la difficile integrazione delle banlieues; ma in Qatar incrociano il loro presente. Sono stati i francesi i grandi sdoganatori delle élites qatarine, invise agli altri emirati e regni del Medio Oriente. Se i sauditi guardano agli americani e ai cinesi, se da Abu Dhabi e Dubai si investe volentieri nel Regno Unito e un po’ anche nel nostro Paese, se l’Oman intrattiene buoni rapporti con i dirimpettai iraniani, il Qatar è legato a doppio filo proprio alla Francia. E il legame parte dallo sport.

Galeotto fu l’ormai leggendario pranzo all’Eliseo tra Nicolas Sarkozy, presidente della Repubblica, Michel Platini, presidente dell’Uefa, e Tamim Al Thani, erede al trono qatarino. Era il 23 novembre 2010. Alzatosi da tavola, Platini telefonò a Sepp Blatter, presidente Fifa e uomo di mondo, per spiegargli che la Francia non ostacolava anzi esigeva i Mondiali nel deserto. Blatter non ebbe obiezioni. Il governo del Qatar commissionò alla Francia una nuova partita di Airbus, Laurent Platini primogenito del campione fu assunto dal comitato organizzatore della Coppa. Tra i commensali, sia Sarkozy sia Platini padre sono stati arrestati, per un solo giorno ma con grande scandalo: erano pur sempre un ex capo di Stato e un ex capitano e allenatore della Nazionale. Tamim invece ha preso il posto del padre Hamad alla guida del Qatar.

Poi c’è il Paris Saint-Germain. Presidente, Nasser Al Khelaifi. Nasser in arabo significa vittorioso, ma in campo internazionale non ha ancora vinto nulla; in compenso si è permesso il lusso di comprare Messi accanto a Neymar e Mbappé, rifilando alla Juve come vecchi arnesi Rabiot, Di Maria e Paredes. Il patron del Psg è anche presidente del fondo sovrano del Qatar, che ha diversificato molto i suoi investimenti: a Londra Harrods (già di Dodi Al Fayed morto con lady Diana), lo Shard, la banca Barclays e l’aeroporto di Heathrow; e poi icone dell’Occidente tra Germania (Volkswagen e Siemens), America (Disney), Olanda (Shell), oltre ai grattacieli milanesi di Porta Nuova, all’hotel Gallia tornato dopo mezzo secolo a ospitare il calciomercato, e a un bel pezzo di Costa Smeralda. Per la compravendita dei diritti tv di Qatar 2022, , e due volte è stato assolto: nel frattempo l’hanno eletto al posto di Andrea Agnelli presidente dell’Eca, l’associazione dei club europei. Insomma l’intreccio tra gli emirati e l’economia del nostro decrepito continente è abbastanza inestricabile; ma il nodo più evidente è proprio quello che lega Doha e Parigi...


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