lunedì 4 aprile 2022

Anche Giamborne prosegue sulla strada di cantar sempre e comunque vittoria, avviata con Fuortes

 Dodicimila spettatori per Turandot. L' Opera di Roma ha chiuso con un successo straordinario di pubblico le repliche del capolavoro di Giacomo Puccini nella rilettura dell' artista cinese Ai Weiwei, che ha curato regia, scene, costumi e video, e della direttrice d' orchestra ucraina Oksana Lyniv. Dopo due anni di attesa il nuovo allestimento, che era previsto nella stagione 2019/20 interrotta dalla pandemia, ha finalmente debuttato al Teatro Costanzi il 22 marzo con il tutto esaurito. Così è stato anche nelle otto repliche fino al 31 marzo, sold out continuo mai registrato in precedenza. Il 24 marzo 300mila spettatori hanno seguito Turandot su Rai5. ''L'accoglienza ha ripagato una produzione fortemente colpita dai tragici eventi di risonanza mondiale: la pandemia nel 2020, che ne aveva imposto la sospensione, e la guerra in Ucraina ora'' è stato fatto notare. Lo spettacolo è andato in scena in un Teatro con la facciata illuminata dai colori della bandiera ucraina per ribadire con fermezza l'impegno della Fondazione capitolina a favore della pace e contro tutte le guerre. Il successo dello spettacolo era stato preannunciato il 19 marzo dall'affollatissima Anteprima Giovani riservata ai minori di 26 anni, anche quella sold out, e dagli straordinari risultati dello speciale evento di fundraising "Ai Weiwei Turandot" a sostegno del Teatro tenutosi domenica 20 marzo. Personalità dell'arte contemporanea e della cultura provenienti da tutto il mondo hanno aderito alla raccolta fondi per celebrare uno dei più importanti artisti del panorama contemporaneo al suo debutto con una regia teatrale. Dopo aver assistito alla prova generale hanno potuto partecipare alla cena di gala in onore di Ai Weiwei. Per l'occasione i Laboratori di Scenografia del Teatro sono stati allestiti con 500 "Umbrella with a Hole". (ANSA).

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 Non ho ancora  capito se la matematica è una scienza esatta e se lo è  ancora per  la Sovrintendenza del Teatro dell'Opera di Roma.

Chi ha partecipato ad una delle recite di Turandot  ci ha riferito che, quella sera, il teatro era pieno. E la notizia, non de visu, perchè non intendiamo più vedere certe facce ( e non ci riferiamo agli spettatori), ci ha fatto immenso e sincero piacere.

 Ora il teatro ha una capienza di 2200 posti circa. Facciamo 2000 perchè magari qualche poltrona  è dal tappezziere?  Sappiamo che le recite di Turandot sono state complessivamente 8,  che, con l'aggiunta  dell'anteprima giovani, fanno 9.

 Ora un semplice conto:  se ogni sera c'è stato sold out, come amano ripetere, comunque siano andate le cose, in troppi e non solo a Roma, sebbene a Roma sia una specialità dai tempi di Fuortes, gli spettatori sarebbero dovuti essere intorno ai 18.000.  Diversamente se i posti disponibili fossero 1300 circa, Allora i conti tornerebbero.

Come si fa perciò a dichiarare, sbandierare, il 'tutto esaurito' quando dal conto della serva risulterebbe che al 'tutto esaurito' per le 9 recite mancano 6.000 spettatori? Cioè a dire, sempre con il conto della serva, tre serate a teatro vuoto? ( P.A.)


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