venerdì 22 aprile 2022

20 anni dell'Auditorium di Roma. Le celebrazioni non sono mai una festa

Esattamene vent'anni fa venivano inaugurate le due sale piccole dell'Auditorium 'Parco della Musica' intitolato da poco ad Ennio Morricone, intitolazione che va ad aggiungersi alle numerose preesistenti: Sala Santa Cecilia, Sala Giuseppe Sinopoli, Sala Goffredo Petrassi, Largo Luciano Berio, Salastudio Gianni Borgna, Giardino Claudio Abbado. Non c'è rimasto nient'altro da intitolare, altrimenti vi avrebbero già provveduto.

Il grande complesso architettonico progettato da Renzo Piano, per la segnaletica stradale di Roma è semplicemente  l'Auditorium. Simpaticamente ha fatto notare ieri il filosofo presentatore, Catucci, che l'Auditorium è il complesso che ha la più ricca segnaletica al mondo. In qualunque strada ed in qualunque punto di Roma c'è un cartello che indica l'Auditorium.

Ieri a dare il via agli otto mesi circa di festa per celebrare i vent'anni dell'inaugurazione - che si concluderanno il 22 dicembre, giorno in cui vent'anni fa, 2002, fu inaugurata la sala Santa Cecilia, terza ed ultima delle balene spiaggiate in un sito architettonico che meriterebbe ben altra attenzione, fra il Palazzetto dello sport e lo Stadio Flaminio, ambedue  in uno stato di degrado intollerabile,  c'erano gli attuali responsabili e affidatari del complesso e le autorità cittadine e regionali.

 A ricordare  quel giorno di vent'anni fa, chi  c'era allora, che era poi solo dall'Ongaro che trasmetteva da Radio Tre ( che era il suo regno e che si rivelerà essere anche il suo trampolino di lancio verso l'Accademia, certamente non la sua carriera di compositore) la giornata inaugurale. 

Le solite parole di circostanza, mai spontanee, volte più a raccontare i trionfi raggiunti che le prospettive ed i progetti futuri e poi largo alla musica. Prima   il Coro delle voci 'bianche' di Santa Cecilia che hanno inneggiato, attraverso i rispettivi inni, all'Italia ed all'Europa, e poi il Duo Pappano-Piovano, violoncello e pianoforte, ormai consolidato e abbastanza attivo. Ha fatto ascoltare tre brevi brani fra i quali anche uno di Martucci. Perchè Martucci?

Secondo il filosofo presentatore perché Giuseppe Martucci diresse il concerto inaugurale dell'Augusteo nel 1908, una semplice coincidenza, più semplicemente perché il nostro duo lo esegue spesso in concerto e, se non andiamo errati, l'ha anche inciso.

 Poi Piovani, non Piovano, ha suonato al pianoforte la sua musica ed infine  la Jazz Campus Orchestra.

 La Sala Sinopoli era piena, il pubblico ha gradito quell'inizio di celebrazione, mancavano però in tanti fra i protagonisti dell'avventura dell'Auditorium. A cominciare da Renzo Piano che speriamo possa materializzarsi a chiusura delle celebrazioni, in dicembre; mancavano il sindaco dell'epoca Rutelli, sotto la cui consiliatura presero il vai i lavori di costruzione, Mimma Guastoni che per prima amministrò  'Musica  per Roma' e che , attraverso un concorso,  chiamò il complesso 'Parco della Musica' (fatta fuori da Berio) mancava Goffredone Bettini, come anche Vuolter l'americano. Mentre c'era Carlo Fuortes, ora a capo della Rai, che subito dopo l'inaugurazione del complesso ne assunse la direzione che tenne con onore per oltre dieci anni, fino al suo passaggio all'Opera di Roma.

 Non c'è un calendario delle celebrazioni e perciò presumiamo che alcuni appuntamenti di Santa Cecilia come di Musica per Roma saranno estrapolati per formare un calendario dedicato. E presumiamo anche che la 'festa', cosiddetta, di ieri, sia stata preparata all'ultimo momento. Niente di più.

 Comunque la celebrazione più interessante del ventennale è costituita dalla vitalità del complesso. E questo basta.


P.S.

 Il filosofo presentatore merita tutta la nostra comprensione, perchè è un peccato mortale distoglierlo dai suoi pensieri per gettarlo su un palcoscenico a presentare quattro... senza che ne fosse pienamente convinto.

 E, difatti, ad un certo punto, per dire a tutti che lui aveva altro da pensare, nel chiamare sul palcoscenico Tony Pappano a suonare, lo ha indicato come 'direttore artistico' di Santa Cecilia.

 Vuoi che Stefano Catucci, benchè filosofo, non sapesse che Pappano è 'direttore musicale' e che 'direttore artistico' oltre che 'sovrintendente' è il grande e grosso 'presidente' dell'Accademia, Michele dall'Ongaro, che è poi quello che ha impegnato da tempo il filosofo a Radio tre affidandogli - anche in quel caso - la presentazione dei Concerti del Quirinale, ogni domenica?

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