domenica 2 gennaio 2022

Interrotto bruscamente in tv il bis al Concerto di Capodanno di Venezia. Fuortes tace E' questa la 'Rai per la cultura'?

 il primo gennaio. Su Rai 1 la gioia della musica entra nelle case degli italiani con il tradizionale Concerto di Capodanno tenutosi al Teatro La Fenice di Venezia. Al termine, in un fiume di applausi, è scattato il corale buon anno degli artisti e del maestro Luisi per il pubblico. E a grande richiesta, il bis sull'aria di 'Libiam ne' lieti calici' dalla Traviata. Ma alle 13.24 la gioia, l’aria di festa si trasforma in rabbia: il “bis” viene sfumato, interrotto per lasciare spazio alla pubblicità prima che parta l'edizione del tg nazionale.

Un brusco stop che non è stato gradito da molti telespettatori che sui social hanno dichiarato la loro indignazione: «Prima inca**tura dell’anno per la Rai che taglia “Libiam ne’ lieti calici” del concerto a La Fenice» scrive Roberto, mentre Pedersen scrive:  «Che imbarazzo il taglio di Rai Uno sul finale del concerto dalla Fenice». Poi Simon Templar: «Concerto di Capodanno dal Teatro La Fenice di Venezia in diretta su RAI 1 bruscamente interrotto dalla pubblicità. Giusto per ricordarci che l'assoluta mediocrità del servizio pubblico proseguirà anche nel 2022...» e Simone: «La Rai interrompe il bis richiesto dal pubblico della Fenice. Ancora una volta dilettanti allo sbaraglio con un obiettivo unico e categorico: fare scempio dell'arte e interrompere una emozione».

E c’è chi sottolinea i precedenti: «La Rai che prima taglia malamente CERTE scene di Unprof e poi oggi ha l'audacia di staccare a metà bis del LIBIAM dalla Fenice, esattamente, cosa pensa di fare? Scatenare la guerra civile? Shame on you, alla prossima vengo in via Mazzini personalmente e vi spiego due robette» scrive Fantozzanna, mentre c’è chi tira in ballo il canone Rai: «E #Rai si becca il primo vaffa*** di cuore del 2022. Interrompe il bis del concerto di capodanno Fenice, per cosa? La pubblicità. Ma il canone coatto non basta ? Una bella causa per vilipendio ai musicisti, alla città, ai cittadini che pagano, alla bellezza ve la meritereste!» sottolinea Luca Battistella.

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