martedì 2 gennaio 2024

Alberto Mattioli, lo stile non sa dove è di casa

 L'anno scorso sul Foglio, il 2 gennaio 2023, il pirotecnico Alberto Mattioli,  di professione critico musicale,  a proposito dei due Concerti di Capodanno - Vienna e Venezia - trasmessi in tv ( Rai 2 e 1) scriveva  che facevano venire il sonno e che era, tutto sommato, meglio abolirli.

 Di conseguenza, mai scrivere una riga a favore di quei due concerti  il più antico dei quali, Vienna aveva perso ormai ogni appeal; mentre quello di Venezia, un appeal, forte come il suo gemello austriaco, non l'aveva mai avuto, sottinteso.

 Aveva ragione. Punto e basta, Anche le str...quando si scrivono si rispettano;  caso mai,  ma solo dopo molto tempo, si possono discutere.

 Appunto. Quest'anno, il loquacissimo Mattioli, conteso dai big della tv (da Augias a Vespa),  dopo quel suo infausto esordio nella librettistica in nome della Raffa nazionale, in quel di Bergamo, ha invece deciso di fare il voto del silenzio su Capodanno. Per pudore, speriamo per lui.  E sapete perchè?  Perchè la Fenice,  che organizza uno dei due concerti 'da abolire' secondo lui, ha offerto a Mattioli di scrivere le note di sala del Concerto di Capodanno. Offerta che lui ha prontamente accettato, in cambio di meno di un piatto di lenticchie, a quanto ammontava il suo compenso per tale ingrato compito.

 Ora, anche non volendo dare  lezioni di stile a Mattioli - che comunque farebbe bene a prenderne - non possiamo fare a meno di fargli notare che la tecnica adottata con  lui dalla Fenice  è vecchissima, è sempre esistita :  cioè  comprare un critico ( titolo mai tanto abusato, come nel suo caso) offrendogli anche meno di un piatto di lenticchie. Con noi, MODESTAMENTE, non ci sono mai riusciti. Ma ci hanno provato infinite volte.

 Comunque, caro Mattioli, se ti decidi, ti diamo ripetizioni, gratis.

                                                                    *****

 Questo ha scritto, per quattro soldi,  Alberto Mattioli nel programma di sala della Fenice pr il Concerto di Capodanno 2024:

"il perdurante successo globale dell’opera italiana deriva anche dalla forza icastica di alcuni brani, anche quando vengono estrapolati e decontestualizzati».

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 Dunque si può, col suo permesso

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