giovedì 14 dicembre 2023

Ucraina e Moldavia nella UE. Avviate le procedure ( da Il Giornale, di Francesca Galici) L'amico della Meloni, Orban, non ha partecpato alla votazione

 Il presidente del Consiglio europeo Michel ha annunciato sui social che il vertice ha deciso di aprire i negoziati di adesione con l'Ucraina e Moldavia. È stata "una decisione del Consiglio e nessuno ha obiettato", ha spiegato una fonte Ue. Lo stesso è accaduto per la concessione dello status di candidato per la Georgia. "L'Ue aprirà i negoziati con la Bosnia-Erzegovina una volta raggiunto il necessario grado di conformità ai criteri di adesione e ha invitato la Commissione a riferire entro marzo in vista di tale decisione", ha aggiunto Charles Michel su X.

Lo stesso presidente, durante il punto stampa, ha dichiarato: "Vogliamo sostenere l'Ucraina, è una decisione molto potente. Stasera penso al popolo ucraino. Siamo al loro fianco. E questa decisione fatta dagli Stati membri è estremamente importante per la credibilità dell'Ue". Fonti dell'Ue fanno sapere che il premier ungherese Viktor Orban non era presente nella sala del Consiglio Europeo quando è stata tenuta la votazione sull'allargamento. La decisione resta valida perché viene considerato come "non votante" e la decisione è considerata legalmente valida. Un alto funzionario ha fatto sapere che Orban "ha lasciato momentaneamente l'aula del vertice Ue durante la decisione sull'Ucraina in modo costruttivo e concordato in anticipo". Ursula von der Leyen su X ha esultato: "Un giorno che rimarrà impresso nella storia della nostra Unione. Orgogliosi di aver mantenuto le nostre promesse e felici per i nostri partner".

Ma sul tavolo i temi sono numerosi e tra questi era in programma anche la revisione dell'Mff 2021-27. Durante la discussione, Giorgia Meloni ha sollevato il tema della necessità di avere nuove "risorse proprie" per l'Ue, visto che i nuovi fondi previsti nella "negobox" e le riallocazioni proposte non bastano a coprire le necessità finanziarie per tutti i capitoli. Il premier italiano non è stato l'unico rappresentate ad avanzare questo tema, perché anche altri leader si sono uniti a lei su una richiesta che da tempo viene proposta dal parlamento europeo. Quello del bilancio europeo, ha detto Michel, "è un dibattito difficile" ma, ha aggiunto, "sono fiducioso che nelle prossime ore riusciremo a prendere una decisione e a essere uniti su questo tema sostenendo l'Ucraina con una maggiore assistenza finanziaria".

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