Il ministero della Cultura sta seguendo con "grande attenzione" le notizie riguardanti lo “Studio per il martirio di San Sebastiano”, e “saranno gli esperti a dire se sia davvero di Leonardo Da Vince e a definirne il valore”.
L'opera attualmente si trova in Francia e diversi e autorevoli tecnici del settore l'hanno già attribuita al grande Leonardo da Vinci. "Se l'attribuzione del disegno al genio italiano dovesse essere confermata e se l'opera dovesse davvero finire all'asta - ha detto all'Adnkronos il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano - il Ministero verificherà tutte le strade possibili, incluso il coinvolgimento di soggetti privati e mecenati, per avanzare un'offerta d'acquisto e destinare l'opera ad un grande museo pubblico italiano".
Il proprietario del disegno, un collezionista privato francese, aveva rifiutato un'offerta di 10 milioni di euro da parte del Ministero della Cultura francese che lo voleva acquistare per conto del Louvre, nella speranza di poterlo vendere a un prezzo ben maggiore (la quotazione sembrerebbe di almeno 17 milioni) nelle aste di Londra, New York o Hong Kong. Il Ministero aveva precedentemente respinto la richiesta di export sulla base del fatto che il "foglio prezioso" avesse lo status di tesoro nazionale.
Il proprietario, è identificato dal quotidiano "Le Monde" - che per primo aveva riportato la notizia - come un medico in pensione, ottantenne, che ha affermato di aver conservato il "minuscolo" disegno in una scatola per mezzo secolo dopo averlo ereditato dal padre.
Nella speranza che l'opera, se autentica, possa arrivare in Italia, l'assessore regionale alla Cultura della Lombardia, Francesca Caruso, dichiara: “La Lombardia sarebbe molto lieta di ospitare il bozzetto dello ‘Studio per il martirio di San Sebastiano’. L'opera arricchirebbe il patrimonio artistico e culturale della nostra regione. Sono in costante contatto con il ministro Gennaro Sangiuliano sull'evolversi della vicenda. Ci mettiamo a disposizione, nel caso in cui fosse utile un nostro coinvolgimento. L'opera, data la sua rilevanza, consentirebbe di potenziare ulteriormente l'attrattività culturale della Lombardia"
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