“Siamo preoccupati, anzi disperati. Sul massacro di Gaza credo di aver visto ormai tutto il male del mondo, ma ogni giorno cresce il bilancio dei morti anche in altre zone della Palestina dove le rappresaglie di coloni e soldati si succedono incessantemente. Chissà cos'altro ancora dovremo vedere”.
La collega che mi scrive queste parole conosce molto bene la situazione in Palestina: l’ha vissuta, la vive e la soffre. Solitamente è una donna molto positiva e non vedeva l’ora arrivasse la fine di ottobre per tornare nella terra tanto amata: dal 7 ottobre però tutto è cambiato e lì oggi non ci possiamo andare.
Lì però ci sono i nostri operatori ed è lei che quotidianamente, e più volte al giorno, li contatta per avere aggiornamenti. È lei che riceve le testimonianze angoscianti e spaventose, non solo dei colleghi ma anche dei bambini che, ancora una volta, vedono volare via la propria infanzia, piangono e stanno subendo ulteriori traumi.
Sono bambini e bambine che oggi hanno PAURA.
E noi non possiamo e non vogliamo lasciarli soli. Dobbiamo aiutarli a superare gli orrori che stanno vedendo, la perdita di persone care, il terrore costante di essere i prossimi a essere bombardati o vittima di qualche rappresaglia.
Dobbiamo garantire sostegno psicologico specializzato, ancora più necessario in questo momento, e i materiali necessari per seguire le lezioni a distanza visto che, ancora oggi, le scuole sono praticamente chiuse.
Non ci sono parole di fronte alla disperazione di chi vive tutti i giorni gli orrori della guerra. Quello che possiamo fare, però, è ricordare a tutti e tutte loro che persone come TE sono al loro fianco: una tua donazione, anche piccola, oggi stesso può trasmettere una grande speranza nell’umanità.
Paolo Ferrara Direttore Generale Terre des Hommes Italia |
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