venerdì 3 marzo 2023

Morte di Pasolini. riaperte le indagini quasi 50 anni dopo

 «Quella notte all'Idroscalo di Ostia Pino Pelosi non era solo, ci sono almeno tre tracce, tre “fotografie” di persone e ciò giustifica il perché, dopo quasi 50 anni, è ancora possibile arrivare ad una verità giudiziaria. Una verità che si baserebbe su dati scientifici, sulla presenza di tre Dna». 

Lo ha detto uscendo dal Palazzo di Giustizia di Piazzale Clodio l'avvocato Stefano Maccioni, a nome del regista David Grieco e dello sceneggiatore Giovanni Giovannetti, che oggi ha presentato l'istanza per la riapertura delle indagini sulla morte di Pier Paolo Pasolini, ucciso il 2 novembre 1975 al Lido di Ostia. 

«Dai tre Dna si parte, da qui si devono svolgere le indagini per arrivare a individuare a chi appartenevano. Adesso abbiamo anche il perché Pier Paolo Pasolini sia stato attratto lì»  ha aggiunto il legale, precisando che:

 «Pasolini non era a Ostia per consumare un rapporto sessuale occasionale con Pino Pelosi, con il quale lo scrittore aveva una relazione, ma per riottenere le pizze di “Salò, le 120 giornate di Sodoma” che gli erano state sottratte e a cui teneva tantissimo».

Nessun commento:

Posta un commento