domenica 3 aprile 2022

La condanna di Putin e le sanzioni non bastano . Ci vuole la forca per il dittatore assassino che massacra e trucida i civili

 Le immagini che la tv rimanda dalle cittadine  intorno a Kiev dalle quali le truppe russe si stanno ritirando per concentrarsi nel Sud dell'Ucraina, per prendersi definitivamente il Donbass e l'accesso al mare della nazione invasa, sono disumane. 

Un giorno il tribunale internazionale lo processerà per i crimini di guerra che hanno commesso i suoi eserciti e lo condannerà, come condannerà anche i suoi generali che hanno ordinato simili atrocità. 

 Ma i massacri di civili, con i corpi trucidati e lasciati sulle strade gridano vendetta. Non si possono aspettare i tempi dei tribunali. Serve metterlo alla forca subito. Il dittatore non si ferma di fronte a nulla, spinto dalle sue mire espansionistiche non sente ragioni, bombarda, distrugge, ammazza, trucida e lo fa  quasi sempre con i civili.

 Che aspettano in Russia a fargli un  processo sommario ed a farlo letteralmente fuori, in attesa che finisca nelle galere dove fargli passare tutti gli anni che restano.

 Si sveglino i Russi non possono restare a guardare il loro criminale presidente che un giorno potrebbe rivoltarsi ,  con la medssima crudeltà, anche contro di loro.  

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