giovedì 9 dicembre 2021

Muti alla Fondazione Prada tiene viva la grande tradizione italiana del melodramma (da Il Sole 24 ore, di Enrico Bronzo)

 Riccardo Muti ha scelto Milano per la settima edizione dell’Accademia dell’opera italiana ospitata dalla Fondazione Prada. Dopo le prime sei edizioni - andate tutte in scena al Teatro Alighieri di Ravenna con un bis a Tokyo nel 2019 - fino a sabato 11 dicembre 2021 i milanesi amanti dell’opera e della musica avranno una comoda possibilità di vedere all’opera il maestro Muti e conoscere il suo metodo di lavoro.

 In particolare - il mio racconto si riferisce al primo turno odierno del 6 dicembre 2021 - Riccardo Muti ha chiesto a tre giovani maestri accompagnatori di suonare brani del Nabucco di Giuseppe Verdi, la prima opera diretta dal maestro come direttore musicale del Teatro alla Scala. I maestri accompagnatori sono coloro che, con l’utilizzo del pianoforte, si occupano dell’istruzione dei cantanti solisti, o del coro, durante la preparazione di un’opera lirica. Presenti sul palcoscenico anche allievi di direzione d’orchestra, anch’essi tra i 18 e i 35 anni. Futuri professionisti che dovranno saper trasmettere ai cantanti l’essenza dell’opera stessa. Il maestro, tra le tante cose dette, si è soffermato sull’importanza della pronuncia corretta delle parole «come sapeva perfettamente fare Maria Callas», parole che vanno soprattutto interpretate: «Parlare di un mare... di sangue non è come parlare del mare come balneazione”, ha estremizzato per correggere un passaggio del Nabucco non eseguito alla perfezione.

Tre ore di lezione in cui il pubblico ha sentito il maestro raccontare aneddoti su Verdi, la scuola napoletana, Toscanini, Pavarotti, Bruson, Farinelli e altri, trasferendo al pubblico il suo amore per l’opera italiana. Pubblico che lo ha sentito suonare il pianoforte, anche con una sola mano in aggiunta alle due dell’allievo musicista, come una guida. Ma anche con entrambi le mani, facendo entrare in scena la grandezza dell’opera italiana.

 

Oltre alle prove di sala, le prove di lettura e le prove d'assieme, l’evento si concluderà il 14-15 dicembre con due concerti dedicati all'opera Nabucco eseguiti dall'orchestra giovanile Luigi Cherubini (sedi a Piacenza e Ravenna), il primo diretto dal maestro e il secondo presentato da Muti e diretto dai giovani direttori d'orchestra .

I giovani direttori d'orchestra selezionati sono: Giuseppe Famularo (Italia), Henry Kennedy (Gran Bretagna), Elinor Rufeizen (Israele), Cristian Spătaru (Romania) e Sījié Wu (Taiwan). I giovani maestri collaboratori selezionati sono: Raffaella Angelastri, Giacomo Anglani, Filippo Bittasi, Linda Piana e Cecilia Pronzato.

 

I biglietti sono disponibili sul sito web: fondazioneprada.org.

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