lunedì 17 maggio 2021

Milano Musica. Percorsi di musica d'oggi 2021

 

D'UN COMUNE SENTIRE

30° Festival Milano Musica
Percorsi di musica d'oggi 2021
10-31 maggio
21 settembre, 15 ottobre-26 novembre

 

In un “comune sentire”, tutti noi – artisti, appassionati ascoltatori e organizzatori – percepiamo oggi la necessità fondamentale dell’arte e della cultura. Il titolo del Festival si ispira al nuovo brano di Georges Aperghis D’un commun accord, presentato in prima assoluta dopo oltre due anni di straordinario lavoro creativo in continuo dialogo con i musicisti dell’ensemble francese L’Instant Donné. “D’un comune sentire”... estende a tutti gli ascoltatori l’unicità dei rapporti umani e musicali tra gli artisti, nel dialogo con compositori che sanno leggere il mondo con uno scarto immaginativo e critico, ciascuno attraverso il proprio originale linguaggio. Il mondo della musica contemporanea è infatti popolato da tante e diverse voci. Per festeggiare il Trentennale, Milano Musica ne coglie alcune, presentando l’una nei riflessi dell’altra, in un impulso al riconoscimento della differenza e all’attraversamento dei confini.

Il Festival amplia il suo arco temporale, con 13 appuntamenti nel mese di maggio e altrettanti in autunno. In concerti di musica sinfonica, da camera, elettronica e spettacoli di teatro musicale, la programmazione presenta 8 prime esecuzioni assolute e 9 prime in Italia, di cui 3 commissioni e 4 co-commissioni internazionali ad autori di diverse generazioni, attivi e riconosciuti a livello internazionale: Georges Aperghis, Daniel D’Adamo, Franco Donatoni, Ivan Fedele, Francesco Filidei, Matteo Franceschini, Georg Friederich Haas, Evan Johnson, Giacomo Manzoni, Misato Mochizuki, Vittorio Montalti, Giorgio Netti, Daniele Roccato, Rebecca Saunders, Francesca Verunelli. Continua la ricerca tra i linguaggi della creatività contemporanea: le nuove proposte si accostano ad alcuni appuntamenti del Festival Caminantes 2020 che non era stato possibile presentare dal vivo per la sospensione delle attività di spettacolo.

L’immaginario umano e artistico di Luigi Nono continua a illuminare la programmazione: Maurizio Pollini è lo straordinario interprete e dedicatario di ...sofferte onde serene... di Nono, in occasione dell’atteso recital al Conservatorio, il 16 maggio, che il grande pianista ha deciso di donare all’Associazione per la commissione di nuove opere. La proiezione cinematografica di Stalker, all’Auditorium San Fedele, ripercorre il legame tra Nono e Andrej Tarkovskij; grazie al progetto in coproduzione con MEET – Digital Culture Center, Paul Sacher Stiftung e Archivio Luigi Nono, è possibile esplorare contenuti e percorsi creativi della produzione di Nono grazie anche ad una inedita narrazione transmediale.
Sono appuntamenti “Caminantes” il concerto del Quatuor Diotima, con la prima esecuzione in Italia di Flowers#3 (dripping) di Francesca Verunelli accostato a Fragmente-Stille, an Diotima di Nono, e di mdi ensemble, a BASE Milano, con la prima esecuzione assoluta del Ciclo dell’assedio di Giorgio Netti nella versione integrale.
Una costellazione di concerti da camera scandisce il percorso. All’Auditorium San Fedele il Quartetto Tana presenta per la prima volta in Italia due lavori per quartetto d’archi con elettronica: Leading Lines di Ivan Fedele, commissione di Milano Musica e GRAME di Lione, e The Lehmann discontinuity di Daniel D’Adamo. Il violoncellista Michele Marco Rossi in Santeria Toscana 31 è protagonista di un recital solistico con brani di Georges Aperghis, Filippo Perocco, Jonathan Harvey, Enno Poppe e, in prima assoluta, Vittorio Montalti.

La visione della musica come fenomeno vivo e in costante rinnovamento, connaturata alla lezione di Claudio Abbado, è oggi ancor più rilevante e ci spinge a ritrovarci insieme per costruirne il futuro: al centro del percorso, il Convegno internazionale Ascoltare il futuro. Claudio Abbado e il Nuovo in programma il 15 e 16 ottobre, realizzato insieme alla Fondazione Claudio Abbado e al Teatro alla Scala.

In autunno l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e laVerdi tornano protagoniste al Teatro alla Scala, in programmi che intrecciano storia e futuri del Festival. È dal vivo, per la prima volta, il concerto presentato lo scorso novembre in live streaming e diretta radiofonica da Rai Cultura: guidata da Tito Ceccherini, l’OSN Rai esegue Tre quadri, nuovo concerto per pianoforte e orchestra di Francesco Filidei, co-commissione di Milano Musica, con Maurizio Baglini al pianoforte, e In Cauda III di Franco Donatoni in prima italiana. Quasi in forma di prologo, il recital pianistico di Maurizio Baglini presenta in maggio la Berceuse ripresa da Filidei nel secondo movimento di Tre Quadri, accostandola ad Azio Corghi e a Domenico Scarlatti. L’ornitologia musicale risuona nello stesso concerto sinfonico con Le chant du rossignol di Stravinskij e Un sourire di Messiaen, in eco con il monumentale ciclo pianistico Catalogue d’oiseaux dello stesso Messiaen presentato da Ciro Longobardi a maggio.
Secondo concerto scaligero dell’OSN Rai, diretta questa volta da Gergely Madaras, per la prima esecuzione assoluta di Schuld di Giacomo Manzoni, commissione di Milano Musica, Staub di Helmut Lachenmann, in dialogo con le Variazioni op. 31 di Schönberg. Il percorso torna alla musica da camera con Il mare azzurro ritraendosi... di Manzoni in prima esecuzione dal vivo, Luigi Nono, Lorenzo Troiani e Franco Donatoni con mdi ensemble al Teatro Elfo Puccini.
Quasi a specchio, due prime esecuzioni di Rebecca Saunders: con laVerdi protagonista al Teatro alla Scala di To An Utterance per pianoforte e orchestra, con Nicolas Hodges solista, accanto a brani sinfonici di Wolfgang Rihm e Benjamin Britten, e con il Trio Accanto al Piccolo Teatro Studio Melato per la prima esecuzione assoluta della nuova versione di That time per sassofono, pianoforte e percussioni, accanto a prime in Italia di lavori di Misato Mochizuki, Evan Johnson e Georg Friedrich Haas.
Al Teatro Elfo Puccini Ludus Gravis, inusuale ensemble di otto contrabbassi, porta ad altre scoperte: Daniele Roccato, in prima assoluta, Filippo Perocco, Stefano Scodanibbio, Sofija Gunbajdulina, a ritroso verso Composition n. 2 “Dies Irae” di Galina Ustvol’skaja.

Incorniciano il Festival inedite sperimentazioni di teatro musicale e di interazione tra musica e video: con Instrumental freak show. A manifesto on diversity di Giovanni Verrando, coraggiosa ricerca sul tema della diversità, al Teatro Elfo Puccini, che segna il 10 maggio l’apertura della programmazione; Flu水o, a partire da Mare Nostrum di Mauricio Kagel, in Pirelli HangarBicocca, e la performance audiovisiva ideata da Matteo Franceschini e 1024 Architecture nei nuovi spazi immersivi di MEET Digital Culture Center, con cui si inaugura quest’anno una rilevante collaborazione.
Nel Trentennale, la programmazione riunisce tutte le istituzioni pubbliche e private che negli anni hanno lavorato insieme per fare cultura e apre a scenari futuri. Ancora una volta, la città si riunisce in un festival per ascoltare il presente.

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