giovedì 6 maggio 2021

MILANO 2020: il film che ricostruisce l'inizio della pandemia, sabato 9 maggio su Retequattro (TGCOM 24)

 Sarà Mediaset a trasmettere sabato 8 maggio in prima serata su Retequattro “Milano 2020", il film che ricostruisce l’inizio di un'infezione misteriosa nel capoluogo lombardo. I primi giorni di diffusione esponenziale del virus, visto attraverso le sale rianimazione dell'Ospedale Policlinico e dell'Ospedale San Raffaele, la redazione di un quotidiano milanese, la sala operative del Comando dei Carabinieri, il volontariato di Emergency e della Casa della Carità.

 “Milano 2020” racconta anche la storia di Diego, 18 anni compiuti due settimane prima che in Italia esplodesse l’emergenza Covid-19. Anche se giovane e perfettamente sano, i suoi polmoni sono stati letteralmente “bruciati” dal virus. A salvarlo è stato un trapianto record effettuato al Policlinico di Milano e mai tentato prima in Italia. 

 Il docufilm è la cronaca in presa diretta dei 70 giorni in cui tutto è iniziato. Con immagini inedite, storie personali e tante testimonianze, tra cui quelle di Don Virginio Colmegna (Casa della Carità), Mario Nosotti (Policlinico), Marco Tarquinio (Avvenire) e Alberto Zangrillo (San Raffaele). 

 "Milano 2020" è realizzato dalla casa di produzione Magnitudo Film, da un'idea di Vito Salinaro, co-autore con Stefano Paolo Giussani. Alla regia, Francesco Invernizzi e Stefano Paolo Giussani. In collaborazione con Arma dei Carabinieri, Gruppo San Donato, Ospedale San Raffaele, Policlinico di Milano, Emergency, Casa della Carità. 

 ll direttore di Retequattro Sebastiano Lombardi spiega all'Ansa: "La scelta è nata prima di tutto dal via libera di Piersilvio Berlusconi. Quando gli ho fatto sapere come era il progetto non ha avuto nessun dubbio ed ha rinunciato a qualunque prospettiva di ascolti. Mi ha immediatamente sostenuto e io ci tenevo molto perché siamo in un momento di passaggio, intravediamo l'uscita, quindi era il momento giusto per fare un punto sul Covid, cosa è stato, per guardare con pudore e dignità alla rete di persone che hanno di fatto portato avanti il Paese. Era indispensabile, poi il pubblico va sfidato, bisogna dargli una fiducia supplementare. Era il momento giusto per non dimenticare e restare uniti come Paese". 

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