Pochi minuti fa al TG Uno, Isabella Rauti ( FdI, ex sig.ra Alemanno) intervenendo sulla manifestazione di ieri nel centro di Roma, ha detto, a nome anche del suo partito e dei 'fratelli' della Lega - che insieme rappresentano, quanto a voti, metà del Parlamento - che è ora di aprire tutto, basta con le chiusure, se non si vuole che diventino 'definitive', e affrettare con i cosiddetti 'ristori' , che di recente hanno assunto nuova denominazione: 'sostegni' e che devono essere 'immediati'.
Ed ha annunciato la proposta choc, immediatamente calendarizzata e discussa in aula, con esito di voto che si annuncia scontato: approvata, nel giro di pochissimi giorni, comunque entor questa settimana.
Tutti i Parlamentari di FdI e Lega hanno deciso unanimemente - e voteranno di conseguenza - di rinunciare al loro stipendio di parlamentari fino a quando non cesserà l'emergenza. I soldi - che non sono pochi - finiranno in un fondo che servirà a recare 'ristoro' o 'sostegno' - fa lo stesso - alle situazioni più drammatiche.
Alle somme, già non irrilevanti di Lega e Fratelli d'Italia, potrebbero aggiungersi anche quelle degli altri partiti, se no altro per non essere da meno della 'destra' italiana.
La presidente del Senato, Casellati, e il Presidente della camera, Fico, si sono detti d'accordo.
I risultati di tale mossa politica sono molteplici.
Innanzitutto una tale iniziativa, che ha dell'incredibile e del miracoloso quasi, azzera l'opinione comune che vuole gli eletti della politica insensibili ai problemi dei rispettivi paesi.
In secondo luogo mette a disposizione dei cittadini bisognosi, di ogni categoria, somme rilevanti senza gravare ancora sulle finanze pubbliche già molto provate.
Infine, poichè gli emolumenti torneranno ai parlamentari solo quando l'emergenza sarà terminata, metterà loro 'prescia' a provvedervi il più celermente possibile.
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