mercoledì 14 aprile 2021

Di 'Seconda Linea', ad 'Anni venti' , sempre su Rai Due, resta solo Alessandro Giuli. Mentre al posto di Francesca Fagnani ,c'è Francesca Parisella

Qualcuno ha scritto che Rai Due sul giornalismo di approfondimento non ci azzecca mai nelle scelte, mentre ci azzecca, stando ai risultati in termini di audience, quando si tratta di intrattenimento leggero, con tendenza al 'già visto' o 'facciamo caciara'. Gli esempi anche di queste ultime settimane ne sono una prova provata. 

 Per il giornalismo di approfondimento, invece, le cose non vanno.

 Ad esempio  la trasmissione Seconda linea,  andata in onda alla fine dello scorso anno ha resistito per due puntate appena, perchè non la vedevano neanche i parenti stretti dei due conduttori, era una trasmissione senza capo nè coda e senza un'idea. La conducevano Francesca Fagnani e Alessandro Giuli.  Chiusa immediatamente. Si disse che  sarebbe stato aggiustato il tiro e ripresa. Cosa che non è accaduta. Alessandro Giuli, solo lui, venne incolpato per l'insuccesso, tanto che nei pezzi dei critici televisivi l'altra conduttrice non viene neanche citata. 

Aldo Grasso, sul Corriere, si era particolarmente distinto  nella 'separazione' delle responsabilità, al punto che qualche lettore, come noi si era chiesto:  ma la Fagnani era di passaggio? Aldo Grasso, lo sanno tutti i suoi lettori, è particolarmente attento a difendere e a scagionare, a seconda dei casi, i personaggi delle televisioni del suo padrone o i loro più o meno diretti congiunti, ed anche i programmi.

 La storia di Seconda Linea è finita che non è più ripresa. E mentre Giuli è sembrato tornare nelle nebbie, in attesa che si diradassero, la Fagnani la vediamo quasi ogni pomeriggio su Rai Uno fare l'opinionista su qualunque cosa (certo, se la fa anche Rita Dalla Chiesa, la può fare a maggior ragione la Fagnani).

Ambedue i giornalisti - se volete sapere la nostra opinione - avrebbero dovuto rinunciare ai loro contratti e cercarsi lavoro altrove, invece sia l'uno che l'altra ne hanno approfittato, consapevoli forse che una analoga fortuna non sarebbe capitata presto.

 (Per parlare di cose che conosciamo bene perchè ci riguardano direttamente, vi raccontiamo una storia televisiva. Molti anni fa si  fecero tanti numeri 'zero' di un programma per Rai Tre, che doveva chiamarsi Domani Domenica, condotto da Enrico Mentana (si era a metà degli anni Ottanta. Altri tempi!). Noi eravamo fra i giornalisti partecipanti e  contrattualizzati. Dopo prove su prove si vide che il programma non aveva un'idea, esattamente come nel caso di Seconda Linea, e perciò non andò in onda. Noi rinunciammo al nostro contratto, sebbene la Rai ci avesse proposto prestazioni alternative - che noi ritenemmo non in linea con la nostra posizione professionale: eravamo direttore di una nota rivista di musica -   per risarcirci della interruzione del contratto. Vogliamo solo aggiungere che non avevamo introiti  così ricchi da rifiutare un piatto che, invece, 'ricco' era abbastanza, anche perchè riguardava una intera stagione)

 All'improvviso qualche giorno fa, Rai Due ci mostra il secondo parto della rete in fatto di 'giornalismo di approfondimento' con Anni Venti, che somiglia a quel fratello maggiore subito cassato dal palinsesto. Noi non lo abbiamo ancora mai visto, ma i  giornali lo legano direttamente a quello: Anni Venti diretto discendente di Seconda Linea.

 In questo nuovo programma, dagli esiti poco lusinghieri in termini di share,  al posto della Fagnani c'è Francesca Parisella, accanto a Giuli. Allora  a qualcuno  è venuto da pensare che la colpa della cancellazione di Seconda Linea sia tutta da addossare alla Fagnani. Ma i più avveduti sono convinti che a consigliare la Fagnani di girare alla larga dal nuovo programma sia stato un ottimo consigliere, neanche disinteressato, che le ha detto di non impelagarsi in un altro programma fotocopia del precedente, i cui esiti sono già scritti: non durerà ! 

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