Il governatore Eugenio Giani avrebbe voluto aprire già il 7 gennaio. «Eravamo pronti, avevamo studiato un ottimo piano di sicurezza per tutte le scuole. Pazienza, scatterà lunedì e sono certo che sarà un modello di efficienza», spiega il presidente della Regione Toscana. Lunedì porte aperte anche per le scuole superiori (solo al 50% in presenza però perché l’altra metà degli studenti proseguirà in modalità telematica) e la Toscana è la regione più grande ad affrontare il problema organizzativo del rientro in sicurezza ( mezza Italia tiene le scuole chiuse).
l primo nodo, quello forse più delicato, riguarda i trasporti. La Toscana lo ha affrontato aumentando gli autobus. «Da lunedì, con un finanziamento di 4 milioni di euro, abbiamo messo a disposizione 329 autobus aggiuntivi – spiega Stefano Baccelli, assessore regionale ai trasporti – che sono stati distribuiti in tutte le province e si aggiungono ai 233 già disposti a settembre. Adesso il totale arriva a 2949». Una decisione importante ma da sola insufficiente per garantire la piena sicurezza. ( Qui l’intervista alla ministra Azzolina)
Autobus e steward
Come saranno evitati gli assembramenti alle fermate dei autobus? Ecco così entrare in gioco la figura dello steward. Ne sono stati selezioni a centinaia tra dipendenti di cooperative, guardie giurate e volontari e oltre a convincere i ragazzi a stare distanziati e ad indossare le mascherine, dovranno anche dare informazioni su orari e soprattutto gestire il flusso affinché i bus non siano affollati. Nel piano regionale è prevista la collaborazione anche con vigili urbani e forze dell’ordine. Questa parte del piano è stata chiamata “Ti accompagno”.
Screening e tamponi
Altro fattore di estrema importanza per il rientro in classe è lo screening. In Toscana sono stati previsti esami al tappeto divisi in categorie. La prima riguarda casi sospetti durante le lezioni. In questo caso alunni e studenti saranno sottoposti a tampone immediatamente e se sarà evidenziata la positività inizierà in tempo reale il tracciamento. Se invece l’eventuale positività sarà registrata non a scuola, il tampone dovrà essere effettuato entro un giorno e il risultato dovrà essere comunicato entro sei ore dal prelievo. Continueranno poi gli accertamenti preventivi per scoprire eventuali focolai.
Orari delle scuole
La Regione ha raccolto i dati del Comitato regionale permanente presieduto dall’assessore Baccelli e, insieme alle prefetture, ha deciso di consentire orari di entrate e uscite diversificate secondo le esigenze locali. Ci sono stati incontri con tutti i dirigenti scolastici che, in base alle esigenze di sicurezza delle loro scuole, hanno avanzato le loro proposte. A Firenze gli ingressi saranno scaglionati dalle 8 alle 10.10 e le uscite dalle 12.30 alle 15, ma in altre città potranno essere diversi.
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