venerdì 16 ottobre 2020

Lo sceriffo campano punta la pistola contro i più deboli: la scuola he, nel caso in cui fosse necessario sacrificare qualcuno, dovrebbe essere sacrificata per ultima. Il pistolero, in aggiunta, ha preferito la via più facile: decreto!

 "Nessuno di noi sta pensando a un lockdown del Paese" a causa del Covid-19. Lo ha detto Sandra Zampa, sottosegretario alla Salute, intervistata da RaiNews a Studio24. "E' preferibile - ha aggiunto - un rispetto rigorosissimo delle norme, meglio rinunciare a uscire e fare assembramenti, o a un divertimento in più che un lockdown del Paese. Ce la possiamo fare, quello che conta adesso è il numero dei tamponi, che oggi sono molti di più rispetto a marzo, prendere in carico presto i pazienti e tracciare i contatti".

Inoltre, a proposito della chiusura delle scuole in Campania ha sottolineato: "Il Paese non può pensare di sacrificare la scuola". E ha aggiunto: Uno sforzo di più va fatto sugli orari degli uffici ed eventualmente sui turni a scuola. Un paese non può decidere di chiudere per prime le scuole, che sono fondamentali anche per la salute dei ragazzi. Vanno fatte scelte sugli orari, perché bisogna agire sui trasporti. Nelle grandi città il problema dei trasporti esiste, lavoriamo sugli orari di lavoro e della scuola, sui turni".

Poi sottolinea: "Non è una risposta apprezzabile sostenere, come è stato fatto in queste settimane ,che in settembre il sistema trasporto pubblico non abbia favorito o innescato un aumento significativo di contagi". (Rai News)


A Napoli manifestano le mamme contro lo sceriffo De Luca

A Napoli le mamme protestano contro la decisione del governatore Vincenzo De Luca di chiudere le scuole fino al 30 ottobre, dopo il forte incremento di contagi da coronavirus in Campania. "Oggi è il giorno più buio per la scuola", è il testo di un manifesto. Intanto una quarantina di bus scolastici percorre le strade intorno alla sede della Regione, in segno di protesta per la decisione di De Luca che ferma anche le loro attività lavorative.


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