venerdì 16 ottobre 2020

Beatrice Venezi. Ancora? Chi 'attende' la sua nuova impresa: OPERA?

Grande attesa per lo spettacolo "Opera" in programma stasera ( mercoledì 14 ottobre ndr.) al Teatro Verdi per la direzione di Beatrice Venezi. Giovane appena trentenne ha già calcato i palcoscenici dall’Asia all’America ( si consiglia di controllare con chi, dove e come, ndr.). Diplomata come direttore d’orchestra al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano con il massimo dei voti, continua i suoi studi presso accademie specializzate e inizia così a comporre (che significa 'comporre saggi'? Caso mai 'scrivere' ndr) saggi di musicologia. Tanti interessi soprattutto legati al suo desiderio di sperimentare e di conoscere.

 "Opera" che cosa significa per lei? 

"I musicisti del Time Machine Ensemble ed io ci siamo posti l’obiettivo di divulgare opere classiche in chiave contemporanea per raggiungere un target di pubblico più largo possibile".(Siamo sicuri dell'efficaia? Non sarà forse una moda inutile e passeggera, ndr.

Quando ha capito che la musica era il suo mondo? 

"Una passione che viene da lontano. Ho iniziato da piccola con lo studio del pianoforte poi ho continuato studiando per ( meglio: 'la'; anche se  imprecisa, perchè non si passa dallo studio del pianoforte a quello della direzione, e poi da piccola? ndr.) direzione d’orchestra". 

Quando ha iniziato a dirigere?

"Ho debuttato a Lucca, la mia città natale, a soli 22 anni, poi non ci sono più tornata fio al 2018. Nel frattempo ho assunto la direzione dell’orchestra Scarlatti di Napoli e ho girato quasi tutto il mondo dall’America al Giappone". (tenendo sotto gli occhio la cartina geografica avrebbe dovuto domandarle almeno dove  e con chi ndr.

Cosa significa tenere la bacchetta in mano? 

"In passato pensavo fosse un momento (che vuol dire? espressione infelicissima ndr.) di potere, in alcuni periodi l’ho considerata una magia e oggi lo penso ancora. La musica è quello (?) che amo di più, è un momento di immersione totale (  'immersione totale': che espressione fuori luogo ndr.), il modo in cui riesco a esprimermi completamente. Concepisco la figura del direttore d’orchestra come un allenatore di una squadra che scende in campo. Importante è fare musica insieme, condividere e suscitare sentimenti in chi ci ascolta". 

È stato difficile arrivare al successo per lei che è donna?

"Con l’orchestra c’è un buon rapporto, ci sono persone che apprezzano i meriti. Il problema viene più dalle direzioni artistiche dei teatri. Fa ancora notizia che una donna si affermi in un mondo di uomini".

 Come desidera essere chiamata direttore o direttrice? 

"Non credo proprio che ci sia necessità di fare una distinzione di genere". 

Come si conciliano femminilità e autorevolezza? 

"Più mi accorgo che dà fastidio e più accentuo le differenze. Indosso sempre abiti femminili".  (per fare la differenza non servono abiti femminili, la nostra direttrice non l'ha ancora capito ndr.)

La sua più grande soddisfazione?

"Tornare a esibirmi a Lucca nel 2018 al Summer Festival. Nessuno credeva possibile un tale successo, oltre 5000 persone, ho portato la musica classica in piazza. Accanto al rock ho eseguito musiche di Giacomo Puccini". (ecco il colpo finale, mortale. Povera musica ndr.)

                                       ( La Nazione, intervista di Faustina Tori)

                                            

                                              *****

Ci siamo permessi di chiosare l'intervista per una ragione, e cioè per sottolineare che: i giornali quando mandano qualcuno ad intervistare un esponente del mondo musicale, dovrebbero fare più attenzione alla sua competenza in materia, onde evitargli strafalcioni, le inutili domande di sempre, e consigliandogli, poi, di  incalzare l'intervistata a seconda delle risposte. ( P.A.)  


Quanta povertà!

"Unica data in Toscana, mercoledì 14 alle 21 al teatro Verdi arriva Beatrice Venezi con il Time Machine Ensemble nella nuova produzione "Opera!", un progetto che celebra i più noti brani d’opera di tutti i tempi. Uno spettacolo che ha come obiettivo principale quello di rendere fruibile la musica classica anche a un pubblico più giovane. Saranno tutti a piedi nudi sul palco quasi a simboleggiare la volontà si liberarsi dagli stereotipi.

Opera è un concerto in cui la musica lirica è rivestita di una texture originale, in cui i musicisti sono immersi grazie a video proiezioni a tema. Hanno collaborato all’innovativo progetto i compositori quali Giuseppe Vessicchio, Lamberto Curtoni, Naomi Berill, Cristian Carrara, Marco Attura, Federico Gon.  ( Faustina Tori, La Nazione)

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