venerdì 6 novembre 2020

Situazione Covid in Umbria fuori controllo. Non sarà che i Governatori di destra... ( da La Repubblica, di Antioco Fois)

 Dottore, ho la febbre e da due giorni ho perso olfatto e gusto". Risposta del medico di famiglia: "Nessun tampone, tanto ormai sei sicuramente positiva". Suona così il dialogo surreale descritto in un post-denuncia su Facebook da Maurizio del Pinto, responsabile di Terapia intensiva Cardiologia dell'azienda ospedaliero-universitaria di Perugia.

 Il medico riporta sul proprio profilo social la storia di una conoscente, che si è rivolta a lui per un consiglio, convinto che la vicenda possa essere indicativa della strategia di tracciamento adottata in Umbria. Nella regione ex Covid free, ora decretata zona gialla, già da due settimane il sistema sanitario ha alzato bandiera bianca sui tamponi ai contatti asintomatici dei positivi al Covid. Mentre i dati sui contagi segnano oggi 768 nuovi casi, con un tasso di positività del 16,1%, la presidente Donatella Tesei ingaggia Guido Bertolaso come consulente per definire un "piano di salvaguardia", nel caso la situazione regionale dovesse precipitare.

Stando al post del camice bianco in servizio a Perugia, la protagonista del tampone negato "si è isolata in casa con il suo compagno", chiedendo il test anche per lui, ma ricevendo la medesima risposta. "Tanto è asintomatico", le avrebbero detto. Intanto "i datori di lavoro di entrambi impongono il rientro al lavoro" e ancora una volta, dalla medicina di base non arriva alcun aiuto, col medico di famiglia che "non certifica assolutamente il suo stato di contatto stretto ad alto rischio". E a lui, asintomatico convivente di una probabile positiva diagnosticata al telefono, non resta che prendere le ferie per non tornare al lavoro e rischiare di contagiare i suoi colleghi.

 

Non basta, perché stando al post-fiume del cardiologo intensivista "sia lei che lui forniscono i nomi dei contatti degli ultimi 5 giorni. Risposta: non ci interessa, tanto non li contatteremo". "Cosi sarà un disastro annunciato. Siate prudenti tutti. Dobbiamo pensarci da soli. Ormai siamo soli", è l'amara morale del medico perugino, sindacalista della Cgil, che da giorni martella sui social con critiche alla gestione del tracciamento in Umbria, parlando di "situazione fuori controllo".

Contattato per telefono, il medico non ha voluto rivelare ulteriori particolari sulla vicenda, che dai social è però approdata in consiglio regionale, nell'interrogazione del capogruppo Cinque stelle Thomas De Luca. Il consigliere denuncia un sistema di tracciamento "saltato" e chiede alla Giunta Tesei se sia a conoscenza dei fatti esposti dal medico sui social e "se questi vengano confermati". Ma soprattutto se la scelta di non fare più il tampone ai contatti asintomatici dei positivi "sia stata allargata anche a quelli sintomatici".

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