Geppi Cucciari. Dopo la beffa a Sangiuliano in occasione dello Strega, ora quella a Giuli alla Festa del Cinema di Roma ( da Fanpage, it, di Gaia Martino). I ministro alzi piuttosto il livello della sua azione. Del suo linguaggio non FREGA a NESSUNO
Geppi Cucciari alla Festa del cinema di Roma fa il verso al ministro Giuli: “Il discorso è di un altro”
Geppi Cucciari ha aperto la premiazione della Festa del cinema di Roma che si è tenuta sabato 26 ottobre 2024 facendo il verso al ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Dopo la frecciatina a Gennaro Sangiuliano che, al Premio Strega 2023 da lei condotto, ammise di non aver letto i libri per i quali aveva votato, la comica e conduttrice televisiva non ha risparmiato il sostituto. Davanti al pubblico si è addentrata in un discorso iperbolico tipico del politico, poi la frecciatina: “Devono avermi dato il discorso di qualcun altro“.
Il discorso di Geppi Cucciari è uno sfottò a Alessandro Giuli
Geppi Cucciari davanti al pubblico della Festa del cinema di Roma ha fatto il verso ad Alessandro Giuli, ministro della Cultura conosciuto anche per il suo linguaggio iperbolico, dando vita un discorso a metà tra l’aulico e il nonsense. “È gioioso approssimarsi dell’ora del desio, vi sono oltremodo riconoscente, non mi esprimo per celia” ha dichiarato prima di continuare: “Giammai, ritengo il vostro tributo plasticamente propedeutico al soffio vitale che spira aurora come anelito di empatia e sincero tripudio. Lo spirito dell’acqua, ma soprattutto del vino” ha concluso davanti al pubblico che non è riuscito a trattenere le risate. La comica e conduttrice televisiva sarda è poi tornata sui suoi passi e, con ironia, ha spiegato: “Scusate devono avermi dato per errore il discorso di qualcun altro“. Poi, ancora, ha concluso: “Chiedo scusa agli ospiti internazionali che non hanno capito cosa stessi dicendo, non l’ho capito manco io, manco voi. Chiedo scusa alle traduttrici, che non so cosa hanno pensato, cosa hanno detto soprattutto?”.
Alessandro Giuli: “Il mio linguaggio per innalzare il livello”
Alessandro Giuli con il suo linguaggio farcito di paroloni, lessico aulico ed estremamente classico è finito diverse volte al centro di dibattiti sui social. Quando ha esposto le linee programmatiche del suo ministero ad inizio ottobre è stato necessario l’aiuto di ChatGPT per capire meglio il punto del discorso che il ministro ha tenuto. Ospite di Rai Rai 3 due giorni fa il ministro ha dichiarato che il suo linguaggio “non è una provocazione o situazionismo dada, ma un margine di sollecitazione sfidante nei confronti del mondo culturale e politico. Mi piace l’idea di innalzare il livello”.
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