domenica 7 febbraio 2021

Ashenazy, che ha compiuto 83 anni a luglio, si ritira

 A 83 anni e oltre 70 di attività artistica, il celebre pianista e direttore d'orchestra di origine russa Vladimir Ashkenazy ha annunciato il ritiro dalle scene con effetto immediato. 

Come pianista, Vladimir Ashkenazy aveva fatto il suo debutto al Concorso Chopin di Varsavia nel 1955 arrivando secondo, ma conquistando le preferenze del giurato Arturo Benedetti Michelangeli, il quale abbandonò in polemica con i colleghi.  Da allora la sua carriera internazionale decollò e innumerevoli furono le esibizioni e le registrazioni come pianista, che gli valsero anche nove premi Grammy. Nel corso del tempo, Ashkenazy si era dedicato sempre più intensamente all’attività di direttore d’orchestra lavorando con le principali orchestre del mondo. Vladimir Ashkenazy è stato anche direttore principale dell’Orchestra Giovanile dell’Unione Europea fra il 2000 e il 2015. 

 Ashkenazy decise di abbandonare il suo paese, l'URSS, nel 1963 per stabilirsi dapprima a Londra presso i genitori della moglie islandese Þórunn "Dódý” Jóhannsdóttir, sposata nel 1961, e quindi in Islanda dal 1968. Nel 1972 Ashkenazy ottenne la cittadinanza islandese e nel paese contribuì a fondare il Reykjavík Arts Festival, del quale è tuttora presidente onorario. Dal 1982 con moglie e figli Vladimir Ashkenazy ha stabilito la sua residenza definitiva in Svizzera, dove vive attualmente, a Pula, in una casa per  un periodo era stata abitata da Benedetti Michelangeli. Dei cinque figli, due hanno intrapreso la carriera musicale: Vladimir “Vovka” Stefan è pianista mentre Dimitri Thor è clarinettista. 

 

Nessun commento:

Posta un commento