martedì 2 aprile 2019

Conte, il premier, non vuole sentire ragioni e ripete: il 2019 sarà un anno formidabile per l'Italia ( Rai News)

Nostre misure espansive e responsabili". Così il premier Giuseppe Conte al Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker durante l'incontro di questa mattina a Palazzo Chigi. Ed ha aggiunto: "Il governo aveva previsto il rallentamento del debito pubblico per questo ha elaborato una manovra che vuole perseguire una politica espansiva ma responsabile approvando misure di cui il paese necessitava da troppi anni per ristabilire equità sociale". E ha ricordato: "Questa settimana approveremo il dl crescita" per ridare impulso allo sviluppo. Inoltre ha precisato: "Abbiamo parlato del Def. L'impalcatura fiscale non cambia rispetto allo scenario concordato. Il rallentamento viene riconosciuto come transitorio dalle regole europee". 

 Il premier italiano prosegue: "L'intera eurozona affronta una fase temporaneo rallentamento economico dovuto alla guerra dazi che ha causato una significativa battuta d'arresto per diversi settori dell'industria manufatturiera. Per reagire a questa fase occorrerebbe che gli stati membri che hanno maggiore spazio fiscale lo utilizzino a sostegno della domanda interna con investimenti pubblici per permettere all'Europa di reagire alla tendenza negativa". Secondo Conte "grazie a un maggiore coordinamento delle politiche di bilancio si potranno ridurre gli squilibri interni e rilanciare la crescita a beneficio dell'intera eurozona".

 Juncker ha preso atto degli sforzi del nostro esecutivo, ma non ha potuto non sottolineare che "l'economia italiana continua a regredire. Speriamo in uno sforzo del governo italiano". 

 Sul fronte Brexit il premier italiano ha sottolineato: "Speriamo in un processo ordinato. Ci siamo preparati alla non auspicata prospettiva del no deal. Abbiamo adottato uno specifico decreto". E sulla spinosa questione della Tav, Conte si è limitato a dire: "Ho spiegato che ci sarà un supplemento di riflessione". Mentre il Presidente della Commissione Ue ha spiegato: "E' un progetto tecnico, non ideologico. Serve una soluzione tecnica. Vogliamo sostenere nei loro sforzi i governi francesi e italiani. Serve un accordo".

 Juncker a sua volta ha sottolineato: "Abbiamo avuto un incontro cordiale e costruttivo come sempre, abbiamo fatto un giro d'orizzonte su tutti i temi. Tra Italia e Commissione Ue è grande amore, con tutti i ministri italiani". Sulla brexit ha ribadito: "Il Parlamento britannico non è riuscito a prendere una decisione: è importante mantenere l'unità tragli stati membri. Aspettiamo la riunione del parlamento britannico". 

 Questione migranti. Conte: "Serve condivisione". Juncker: "Italia porta un grande fardello"
 "Non è ammissibile continuare a operare senza considerare che chi sbarca in Italia, in Spagna o in Grecia sbarca in Europa. Se non cambia la condivisione della responsabilità il coordinamento delle guardie costiere non serve. Serve un meccanismo di redistribuzione, i miliardi vanno spesi per una politica seria". Così Conte al termine del vertice bilaterale. Replica Juncker: "Non bisogna dire che l'Ue è stata assente quando si è trattato di dare solidarietà. L'Italia ha ricevuto un miliardo". "La questione migratoria è importante e ribadisco che bisognerà attuare una solidarietà più articolata" ha spiegato il Presidente della Commissione Ue che poi ha riconosciuto: "l'Italia porta un grande fardello". 

 Accordo Italia-Cina. Conte: "Piena sintonia con Ue su via della seta"
 "Sulla Cina mi son fatto raccontare l'incontro che il Presidente Juncker ha avuto con il Presidente Xi Jinping, del nostro incontro lui sapeva e gli ho ricordato che c'è piena sintonia, una piena attenzione dell'Italia verso una politica europea, rispetto delle strategie europee anche verso la Cina - ha detto Conte - Ho ricordato come nel nostro Memorandum abbiamo inserito molti specifici riferimenti ai principi europei. Auspico che il vertice tra Ue e Cina del 9 aprile possa essere risolutivo per quanto riguarda la politica sugli investimenti e per quanto riguarda il tema delle indicazioni geografiche".

 Salvini: "Più preoccupante rallentamento economia mondiale"
 "A me preoccupa piu' il rallentamento dell'economia mondiale. Credo che la situazione dell'Italia possa essere compresa solo se osservata all'interno della congiuntura internazionale. Ecco perchè sono ottimista". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini, in una intervista al quotidiano La Nuova Sardegna alla vigilia della sua visita a Cagliari per partecipare a un'iniziativa della Coldiretti, rispondendo a una domanda sulla situazione di stallo dell'economia nazionale. Citando in particolare i provvedimenti su quota 100 e flat tax, il vicepremier si è detto convinto che "le iniziative prese daranno presto i loro frutti". 

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