martedì 5 febbraio 2019

MOZZICONI ( di Luigi Malerba) torna in libreria per puntare il dito contro Roma!

Il Fatto Quotidiano ha pubblicato l'altro ieri un brano 'romano' di un romanzo di Luigi Malerba pubblicato nel 1975 da Einaudi e solo ora ripubblicato da Quodlibet, dal titolo Mozziconi che è anche il nome del protagonista.  Farà piacere all'editore Quodilibet se anche noi ne riproduciamo qualche breve passaggio.

... Mozziconi raccolse da terra un giornale. Guardò la data e si accorse che era fresco di giornata.Secondo lui, cioè secondo il giornale, la crosta terrestre era tutta inquinata, le nazioni non facevano altro che litigare e in qualche posto si sparavano anche le cannonate.
In Italia c'erano tanti disoccupati e scoppiavano le bombe nelle piazze e sui treni, ma gli assassini non li acchiappavano o non li volevano acchiappare. Invece avevano arrestato una ragazza che si era tuffata nuda nella Fontana di Trevi e un ragazzo che aveva rubato una mela.

Qui ci sarebbe da piangere dalla mattina alla sera - disse Mozziconi. Però sapeva che piangere non migliora la situazione e allora era meglio chiudere in prigione quelli che stavano sulle poltrone a comandare, e mettere fuori la ragazza che si era tuffata nella fontana e il ragazzo che aveva rubato la mela.

 Mozziconi cercava qualche notizia che gli tirasse su il morale, Sfogliando le pagine del giornale, finalmente trovò la fotografia di due tali che ridevano e si davano la mano. Meno male! Guardò meglio e si accorse che erano due ministri ruboni e peculoni, e sotto la foto c'erano scritti stampati i miliardi che avevano rubato. A forza di rubare non resterà più niente - disse Mozziconi - fra poco non sopranno più che cosa rubare e resteranno disoccupati (la sottolineatura è nostra).
Uno dei due  era un pò gobbetto e aveva la faccia da prete. Tutti sapevano che era padrone di mezza Roma, compreso Frosinone. L' altro era grasso e pelato e rideva con la bocca spalancata....Ridendo mostrava  tutti  denti cariati. I denti sono lo specchio dell'anima - disse Mozziconi.

I romani continuavano a buttare giù delle porcherie come se il Tevere fosse il loro mondezzaio, poi venne lo sciopero degli spazzini e insieme alla cartacce e agli stracci, ai sacchetti di plastica e ai torsoli di cavolo, i romani buttarono già una grande quantità di barattoli vuoti e di vetri rotti...
Lui gli spazzini li  avrebbe fatti tutti ministri e i ministri li avrebbe messi a fare gli spazzini, però con i pesci non si può parlare, soprattutto di politica. E poi parlare di politica non serve, bisogna fare la rivoluzione.
Ma per fare la rivoluzione  ci vogliono i fucili e i fucili costano molti soldi. Allora per fare la rivoluzione bisogna essere ricchi.
Ma se uno è ricco non ha più voglia di fare la rivoluzione.

 Comprerò Mozziconi di Malerba e lo leggerò dalla prima all'ultima pagina.

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