martedì 5 novembre 2024

Biennale Musica. La nomina di Caterina Barbieri è una bella notizia (da Soundwall.it)

... Notizia di meno di un’ora fa, Caterina Barbieri è la nuova direttrice artistica della Biennale Musica veneziana. Lo sarà per la prossima edizione, quella del 2025, ma anche per quella del 2026.

Possibile obiezione critica: la Barbieri non ha una esperienza particolare come direttrice artistica, e la direzione artistica è un mestiere specifico, coi suoi segreti, le cose che si imparano con l’esperienza, le sue malizie. Ma questa obiezione critica scompare abbastanza rispetto al dato di fatto che finalmente, in Italia, viene premiato e riconosciuto nei giri-che-contano un talento giovane, contemporaneo, non legato alla politica ed ai suoi maneggi, sintonizzatissimo sul mondo contemporaneo reale ed anche, oh sì, sul mercato. Starà poi magari a lei farsi aiutare dalle persone giuste, scegliere i collaboratori e i suggeritori più adatti, per limare il difetto della non-esperienza, evitando il rischoi di farsi tirare per la giacchetta da vecchi lupi o insidiosi squali. Per quel poco che la conosciamo di persona, ha tutti i mezzi e le capacità per fare effettivamente così.

Insomma: questa è davvero una bella notizia. Chi la vede in altro modo a nostro modo di vedere ha una visione abbastanza corta. L’estabilishment musicale italiano che premia un talento che non ha mai fatto nulla per ingraziarselo, questo establishment, e che anzi ha per lo più operato all’infuori di esso per cercare un proprio posto nel mondo, nel mondo “nostro”: che sorpresa, è un plot twist tutto tranne che scontato. Poi boh, magari è accaduto tutto perché Buttafuoco voleva fare una scelta situazionista e si è ricordato, in modo randomico, di quella tizia che suonava le macchinette in qualche evento alla Biennale Arte; ed in effetti è difficile immaginarsi Buttafuoco stesso che si legge Resident Advisor soppesando tutte le polemiche fra i commenti sull’effettivo spessore artistico della Barbieri rispetto a, boh, Fennesz o Demdike Stare. Sia come sia, resta la realtà fattuale: il nuovo direttore della prestigiosa Biennale Musica veneziana è Caterina Barbieri, e dovremmo essere tutti felicissimi di questa scelta. Una ventata di aria fresca, un premio ad un’artista italiana rispettata internazionalmente – e la valorizzazione di entrambe queste caratteristiche, perché in Italia l’aria fresca e la valorizzazione dei nostri talenti (quelli veri, non quelli paraculati) spesso la buttiamo nei servizi igienici.

Nessun commento:

Posta un commento