Mentre proseguono i raid israeliani su Beirut e Damasco, il primo ministro dello Stato ebraico, Benjamin Netanyahu, ha minacciato i libanesi di una "distruzione" simile a Gaza se non "liberano" il loro paese dal 'Partito di Dio', dopo che l'esercito ha intensificato la sua offensiva di terra contro il movimento islamista filo-iraniano nel sud del Libano, uccidendone il nuovo leader Hashem Safieddine. "Liberate il vostro paese da Hezbollah in modo che questa guerra possa finire", ha dichiarato Netanyahu in un video in lingua inglese rivolto ai libanesi.
Il leader ha minacciato, in caso contrario, "distruzione e sofferenza come quelle che vediamo a Gaza", dove l'esercito israeliano ha lanciato un'offensiva implacabile contro il movimento islamista palestinese Hamas più di un anno fa, causando decine di migliaia di morti. "Abbiamo eliminato Nasrallah e il sostituto di Nasrallah e la sostituzione del suo sostituto", ha continuato Netanyahu. Poche ore prima le forze armate israeliane avevano ordinato l'evacuazione dell'ospedale di Gaza entro 24 ore. Colpita anche la capitale siriana, dove nove persone, tra cui un bambino, sono perite nel bombardamento di un edificio.
Il suo ministro della Difesa, Yoav Gallant, aveva dichiarato poco prima che Hezbollah era già una "organizzazione distrutta" a causa degli intensi bombardamenti israeliani. Nonostante i colpi inferti a Hezbollah e Hamas, il cui leader è stato anch'egli ucciso, questi movimenti continuano a lanciare razzi contro Israele, che confina a sud con la Striscia di Gaza e a nord con il Libano.
"L'Iran, uno dei principali sponsor del terrorismo mondiale, deve essere fermato prima che sia troppo tardi", è invece il contenuto di un post pubblicato su X dall'account ufficiale dello Stato di Israele. "Il primo ottobre il regime iraniano ha lanciato circa 200 missili balistici contro Israele. - si legge ancora ne post - Questo assalto non è stato semplicemente un attacco a Israele; rappresenta una minaccia significativa alla stabilità globale".
Oggi prevista una telefonata tra Biden e Netanyahu
È prevista per oggi la tanto attesa telefonata tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu su eventuali piani per colpire l'Iran. Lo riferiscono Axios e Reuters.
"Vogliamo usare la chiamata per cercare di dare forma ai limiti della rappresaglia israeliana", ha detto un funzionario statunitense citato da Axios, secondo cui Washington vuole assicurarsi gli obiettivi siano significativi senza essere sproporzionati.
Il presidente degli Stati Uniti e il premier israeliano non si parlano da quasi 50 giorni a causa della crescente frustrazione a Washington per la gestione della guerra da parte di Netanyahu e la percepita mancanza di una strategia su come porvi fine.
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