Tornando a ripensare sul ruolo/rapporto Sangiulinao /Meloni ( le sorelle) e quello di Giuli sempre con le sorelle, pare evidente una differenza sostanziale.
Sangiuliano ci ha fatto venire in mente la famosa barzelletta che narra di un marito che ripara sotto il letto per sfuggire alla scopate della moglie e le grida - restandogli solo la parola, non i fatti - qui comando io e sto dove mi pare.
Ecco Sangiuliano doveva ripararsi continuamente dalle 'scopate' delle Meloni e ribadire, non credendoci egli stesso per primo, la sua autonomia: qui comando io, anche sotto schiaffo delle sorelle Meloni; ad esse doveva comunque dimostrare di saper fare bene i compiti che gli hanno ordinato di fare 'a casa' e per i quali ha sempre chiesto un voto di approvazione.
Giuli no, non ha neanche bisogno di consultare le sorelle, né di schivare le loro scopate, immancabili per chi sbaglia: Giuli è organico alla famiglia, lo è da sempre, lui ed anche sua (di Giuli) sorella, portavoce di Fdi. Che altro si pretende? Giuli non ha bisogno di consultarle per nessun argomento, lui pensa come loro e decide come loro deciderebbero per qualunque circostanza.
Per questo abbiamo sostenuto che lui mai e poi mai avrebbe disatteso il desiderio delle sorelle, divenuto anche il suo, di accasare Beatrice Venezi al Massimo. Poi la direttrice, che ha una carriera internazionale ( ma quale, da quando) si è chiamata fuori, anche per non farla troppo sporca ( lo sarebbe stato per le sorelle) dicendo che non intende interrompere il suo giro intorno al mondo ( magari per Istituti Culturali italiani all'estero), come direttrice ( anzi :direttore), e la vergognosa storia si è chiusa lì.
Che pena che ci fa al signorina bellicapelli!
Nessun commento:
Posta un commento