mercoledì 11 settembre 2024

Roberta Vacca, compositrice aquilana, al Festival MiTo omaggia Puccini ( L'Aquila Blog, di Michela Santoro)

 

Milano. La compositrice Roberta Vacca omaggia Puccini per ‘Mito’


Roberta Vacca
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 Un lavoro per orchestra ispirato a personaggi delle opere pucciniane e all’uomo Puccini commissionato alla compositrice aquilana Roberta Vacca da ‘MITO SettembreMusica’ che rende omaggio al genio toscano, nell’anno del centenario della morte.

Si intitola ‘P24 – 5 fotogrammi per orchestra’ ed è ispirato a cinque oggetti/effetti/ affetti personali di Giacomo Puccini, ovvero il toscano, la spingarda, la barca, la macchina e le donne.

La nuova composizione di Roberta Vacca sarà eseguita giovedì 12 settembre, alle ore 20.00, al Teatro Dal Verme di Milano, dall’Orchestra ‘I Pomeriggi Musicali’ diretta da Alessandro Cadario e sarà ascoltabile anche in diretta, su Rai Radio 3.

“Le 5 sezioni – spiega la compositrice – mettono in evidenza le peculiarità timbriche delle diverse famiglie d’orchestra in cui ciascuna linea melodica/armonica/ritmica diventa caratterizzante per ciò che rappresenta ed evoca.

Ne ‘Il toscano’, vista l’ambiguità del titolo tra il sigaro, abusato dal Maestro, e la sua origine regionale, ho prediletto suoni gravi a cui si allacciano, a tratti, le volute acute e le esplosioni dei legni, intrecciate ai respiri degli ottoni sullo scorrere pulsante del tempo sottolineato dalla gran cassa e dai rintocchi delle campane tubolari: un fotogramma che immortala il compositore immerso nel suo lavoro tra i fumi (reali e metaforici) delle sue stanze.

‘La barca’ ci trasporta, con il suo andamento cullante, sul lago di Massaciuccoli, a Torre del Lago, dove Puccini amava andare a caccia con ‘La spingarda’, che esplode in colpi improvvisi tra richiami vari di animali.

Ai fotogrammi più ‘intimi’ si contrappone il quarto, ‘La macchina’, in cui ho immaginato l’uomo alla guida in mezzo al traffico dell’epoca a caccia, stavolta, delle sue ‘donne’ di cui si sentono, sommerse dai rumori cittadini, le timide voci.

Nell’ultimo fotogramma – conclude Roberta Vacca – queste si presentano in modo ordinato dalla prima all’ultima: le 12 ‘apostole del Vangelo secondo Giacomo’, le sue eroine (tutte travolte da finali drammatici) che rivendicano la loro vitalità attraverso forme di danze a cui sono liberamente associate. Tra i 5 movimenti si colloca un brevissimo refrain assegnato, di volta in volta, a strumenti solisti dalle varie famiglie dell’orchestra: la firma del Maestro… ‘col tuo nome nell’anima…col nome tuo sulle labbra’.

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