mercoledì 4 settembre 2024

Meloni a FdI: basta errori e passi falsi: Altrimenti mi arrabbio (da ItaliaOggi, di Giampiero Di Salvo)

 


Meloni avverte Fdi: stop errori e passi falsi

Monito della premier, Giorgia Meloni, al suo partito e con ogni probabilità al ministro della Cultura. Gennaro Sangiuliano, sempre più impelagato nella vicenda di Maria Rosaria Boccia, la donna che dice di essere stata nominata consigliera del ministero per i Grandi eventi e che alle smentite del titolare del dicastero di via del Collegio Romano contrappone documenti e registrazioni.

La premier ai suoi "Basta errori e passi falsi"

Meloni, in apertura oggi 4 settembre dei lavori dell’Esecutivo di Fratelli d’Italia, ha detto che il suo governo e il suo partito stanno «facendo la storia, e questo non ammette pause né soste, ma neanche errori o passi falsi». «Dobbiamo essere consapevoli che non ci viene perdonato nulla e che nulla ci sarà perdonato. Quando i nostri avversari non trovano nulla hanno dovuto inventarsi notizie false di sana pianta. E quando qualcuno ha compiuto un passo falso, hanno utilizzato ogni strumento a dispoosizione per colpirci. Siamo sempre stati i giudici più implacabili di noi stessi, e dobbiamo continuare a esserlo, perché l’occasione storica che ci hanno dato i cittadini non merita di essere sprecata per un errore, una distrazione, o una sbavatura. Non possiamo permetterci di prestare il fianco. Parole, quelle della premier, che sembrano tagliate su misura per il caso Sangiuliano-Boccia.Il ministro della Cultura ha detto alla Stampa: «Non capisco come si possano chiedere le mie dimissioni. Nelle trasferte (con Boccia, ndr) ho pagato tutto io con la mia carta di credito personale. Pubblico tutto, ricevute ed estratti conto relativi a tutti i posti in cui siamo stati insieme, da Taormina a Polignamo, da Sanremo a Milano».

"Noi isolati nel'Ue? Falso, ottenuto per Fitto ruolo adeguato al peso dell'Italia"

Tornando a Meloni, la premier nel suo intervento all’Esecutivo di Fdi ha voluto smentire che l’Italia sia isolata in Europa e ha sottolineato che il governo collabora «proficuamente con Ursola von der Leyen sui dossier più importanti per l’Italia» e ha «ottenuto per il nostro commissario designato, Raffaele Fitto, un ruolo e un portafoglio adeguato al peso della nostra nazione»

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