sabato 3 agosto 2024

" La mamma dei fascisti è sempre in Cina": il post di Riccardo Cassini che ha scatenato un putiferio ( da Fanpage, di ) Nostro commento, se permettete

 “La mamma dei fascisti è sempre in Cina”, polemiche per la frase dell’autore Rai su Giorgia Meloni

Il commento dell’autore tv Riccardo Cassini alla foto di Giorgia Meloni accompagnata dalla figlia in Cina ha provocato forti reazioni da destra. “Si è oltrepassato il limite” scrive Ester Mieli in un post su Facebook, “La verità è che la mamma dei cretini è sempre incinta” aggiunge Andrea Delmastro.


Il post di Riccardo Cassini, autore del programma tv Rai Affari Tuoi, ha scatenato una polemica. È stata una sua frase scritta a corredo di una fotografia della premier Giorgia Meloni a far levare un coro di proteste da parte di Fratelli d'Italia. Nel dibattito si sono inseriti alcuni membri del partito per difendere la leader, da Andrea Delmastro a Daniela Santanché.


Andrea Delmastro risponde a Riccardo Cassini: "La mamma dei cretini è sempre incinta"

"La mamma dei fascisti è sempre in Cina". È stata questa frase di Riccardo Cassini a corredo di una foto di Giorgia Meloni insieme a sua figlia in Cina a far insorgere la maggioranza. Una prima reazione è arrivata da parte di Andrea Delmastro. Il deputato di Fratelli d'Italia e sottosegretario di Stato alla Giustizia ha ricondiviso il post dell'autore tv su Facebook, scrivendo: "Questo il commento di Riccardo Cassini, autore Rai, sulla visita del Presidente Meloni in Cina. La verità è che la mamma dei cretini è sempre incinta". La ministra Daniela Santanché è intervenuta su X: "Ecco la libertà che pretende la sinistra. La libertà di insultare senza limiti la Meloni, la cui unica colpa è essere la prima donna premier. Ma di destra".



Fabio Rampelli contro Riccardo Cassini: "Forse uno svecchiamento autoriale sarebbe più che mai utile"

"La Rai è talmente blindata dalla destra che l'autore di lungo corso Riccardo Cassini, pagato da tutti i cittadini, ha la facoltà di insultare il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la figlia dalla sua bacheca Facebook con la didascalia: ‘La mamma dei fascisti è sempre in Cina' – ha aggiunto il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli in un post sul suo profilo Facebook – Ora, fermo restando che ognuno è libero di pensare come vuole, se sei un autore della tv di Stato e conosci le regole del servizio pubblico, dovresti evitare certe espressioni. Altrimenti viene meno la obbligatoria garanzia della neutralità. Forse uno svecchiamento autoriale sarebbe più che mai utile, anzi indispensabile, visto che cambiano governi, maggioranze e governance della Rai, ma la musica resta sempre la stessa. Pessimo stile animato da pedestre pregiudizio ideologico!". Anche Ester Mieli si è schierata in difesa di Giorgia Meloni, giudicando aspramente le parole di Cassini: "Si è oltrepassato il limite. Il post di tale Riccardo Cassini, tra gli autori del programma ‘Affari tuoi’, è vergognoso oltre misura contro il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la sua piccola Ginevra". Altro commento duro arriva dal senatore Maurizio Gasparri, membro della Commissione Vigilanza Rai: "Ora trascinare anche i bambini in quella che, venendo da sinistra, evidentemente sarà definita legittima ironia, ci pare una pessima caduta di stile".


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NOSTRO COMMENTO, COL VOSTRO PERMESSO

La polemica durissima scatenata dal post - si può  anche dire fuori luogo, anche se le immagini di Meloni con la figlia in Cina e a Parigi, sanno di sfacciata propaganda - di Riccardo Cassini, che lavora per la tv ( Rai e Canale 5),  e che ha collaborato come autore a trasmissioni di grande successo ( Fiorello), ed anche trash - come per noi è 'Affari tuoi'- e i minacciati provvedimenti contro di lui da parte della dirigenza Rai, ma richiesti a gran voce da tutti gli esponenti della destra, anche da quelli notoriamente IMPRESENTABILI ( tanto i loro nomi sono di pubblico dominio) pone un serio problema. 

E cioè se uno che lavora come autore in tv, ha il diritto  di esprimere sue opinioni, anche sgradevoli quando non offensive, nei riguardi del capo del Governo o di chicchessia, e che non gli debba essere imposto un decoro per il fatto che lavora in Rai, servizio pubblico. Ciò che la Rai molto spesso propone e la politica, per mezzo della Rai mostra ai cittadini, è mille volte più gvave ed indecente di un un post sgradevole, anche offensivo e niente più che un post ( poi cancellato, dallo stesso autore quando si è reso conto di aver esagerato. O non è così). Ci sono i tribunali  e la legge prevede che uno si possa sentire offeso e possa chiamare in giudizio qualcuno, se lo accusa di calunnia.

 Ma se la Rai non è Tele Meloni, come vanno dicendo coloro che da quella mangiatoia  traggono i mezzo per il sostentamento e per la bella vita, perchè mettere insieme le due cose. Confondere cioè i tribunali o, se volete,. giudicare due volte Cassini?

 Riccardo Cassini può essere processato, se accusato, per l'offesa - ammesso che venga ritenuta tale - rivolta al capo del Governo, ma il tribunale che lo deve giudicare non può essere quello Rai, per conto del suo padrone Meloni.

 Se avesse espresso lo stesso parere su un parlamentare della Destra o su un ministro, sarebbe stata sempre la Rai ad assumere provvedimenti, come hanno già minacciato dai piani alti di Viale Mazzini, per conto di questo o quel parlamentare  della maggioranza o ministro?

La minaccia di ritorsioni o provvedimenti, che equivale ad un giudizio contro Cassini può aver luogo in Rai solo se si accetta che infangando - ammesso che... - Meloni, egli abbia infangato il capo dell'azienda per la quale lavora, neanche da interno (da quel che sappiamo).

Insomma, da quando c'è Meloni ed i suoi al Governo, chi tocca la premier resta fulminato! Infine, sia chiaro che non è che lavorando in Rai uno si cuce la bocca e tutto il resto, perchè gli viene negato il diritto di pensare e parlare secondo la sua testa, fuori del suo lavoro.

 La Rai lo giudichi  per il suo lavoro in azienda; se poi Meloni si ritiene offesa, porti  Lei in tribunale Cassini. Chiaro? ( P.A.)

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