martedì 18 giugno 2024

Un Campione del Centrodestra, Carmine Alfano, medico primario e candidato sindaco a Torre Annunziata: "gli omosessuali andrebbero bruciati nei forni crematori" (da La Stampa)

 


Ruotolo, parole omofobe del candidato sindaco a Torre Annunziata© ANSA
 Offese, urla, battute sessiste e omofobe all'interno dell'ospedale di Salerno. È quanto denuncia l'Associazione liberi specializzandi (Als) che si è rivolta a L'Espresso per diffondere quanto, a suo dire, «avviene all'interno della scuola di specializzazione in Chirurgia plastica dell'Università di Salerno, che si trova all'interno dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona». 
Autore delle frasi, denuncia Als, sarebbe il direttore della scuola di specializzazione, Carmine Alfano, che è anche il candidato sindaco del centrodestra al comune di Torre Annunziata (Napoli).

Als e L'Espresso riportano alcune frasi attribuite a Carmine Alfano tra cui: «In America vanno di moda i ricchioni, qui esistono gli uomini e le donne, i binari non esistono», e ancora «tutti quanti là dentro, nel forno crematorio a Cava de' Tirreni e abbiamo risolto il problema». I discorsi sarebbero stati registrati da giovani specializzandi che si dicono «stanchi di vessazioni continue, minacce e un clima tutt'altro che professionale». 

Fra le decine di audio ascoltate da L'Espresso spiccherebbe «un accanimento del professor Alfano nei confronti degli omosessuali» ma gli specializzandi denunciano anche di essere «quasi quotidianamente vessati e minacciati con appellativi offensivi ed esclamazioni volgari, costretti a subire in silenzio e ad ascoltare battute sessiste e omofobe, creando un ambiente di lavoro tossico e umiliante». «Le registrazioni che i medici specializzandi di Chirurgia Plastica di Salerno hanno inviato all'Espresso, con le urla e le offese a loro rivolte dal primario, Carmine Alfano, sono uno spaccato allucinante del contesto in cui si sono trovati a operare. Ma sono le sue parole contro gli omosessuali che, secondo lui dovrebbero andare tutti “nel forno crematorio”, a destare disgusto e riprovazione assoluta

Questo figuro deve essere immediatamente allontanato dall'Università. Chiediamo un intervento immediato dei ministri competenti e una presa di posizione nettissima da parte del rettore e della comunità accademica». 

A dirlo è la vicecapogruppo M5s al Senato Alessandra Maiorino, a proposito di una questione che viene sollevata anche dall'europarlamentare Pd Sandro Ruotolo. «Torre Annunziata non merita un candidato sindaco che dice queste cose e non oso neanche immaginare che possa essere il primo cittadino di una città che merita ben altro», osserva infatti Ruotolo commentando la denuncia dell'associazione Liberi specializzandi che «ha evidenziato frasi omofobe inaccettabili usate dal candidato sindaco di Torre Annunziata, Carmine Alfano, mentre parlava a giovani medici nella qualità di direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica all'Università di Salerno». 

«Parlare di forni crematori per gli omosessuali, usando termini irripetibili, è indegno non di un candidato sindaco o di un primario, ma di un essere umano - aggiunge l'esponente dem - Ora è necessaria una condanna senza se e senza ma e chi non lo farà, nei fatti, si mette dalla sua parte e certifica che la pensa come lui. Per il momento è necessario che i torresi diano una prima risposta, bocciando le velleità di questo “signore” che pensa di poter fare il sindaco di Torre Annunziata con idee che nulla hanno a che fare con gli esseri umani e votando in massa Corrado Cuccurullo». 

«E' evidente che non può continuare a essere alla guida della Scuola di specializzazione in Chirurgia plastica dell'Università di Salerno», conclude Ruotolo. «Sono sconvolgenti le frasi di Carmine Alfano, primario a Salerno e candidato sindaco per la destra a Torre Annunziata, che inneggia ai forni crematori per gli omosessuali. FdI, Forza Italia e Italia Viva prendano le distanze: queste non sono opinioni, sono crimini d'odio. Basta», dice sui social Alessandro Zan, deputato e responsabile Diritti del Pd.

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