lunedì 3 giugno 2024

Roma Chamber MUsic Festival, dal 17 al 20 giugno. Teatro Argentina

Rome Chamber Music Festival 2024 – XXI edizione

17-20 giugno Teatro Argentina Roma

Direttore Artistico Robert McDuffie


Quattro giorni per quarantaquattro musicisti di fama e giovani talenti da tutto il mondo, guidati dall’eclettico violinista americano Robert McDuffie, fondatore e direttore artistico del festival, per un’intensa maratona cameristica trasversale ai generi, dal Barocco agli arrangiamenti della musica dei Maneskin, nel più antico e nobile teatro storico della città, l’Argentina che torna, grazie al Rome Chamber Music festival, alla sua originale vocazione settecentesca, la musica.


Candidato ai Grammy, vincitore dell’Emmy Award, dedicatario e interprete del celeberrimo Concerto per Violino N.2 di Philip Glass, noto anche come The American Four Season, del Concerto per violino, rock band ed orchestra d’archi di Mike Mills dei R.E.M, Robert McDuffie è una star internazionale innamorata da decenni di Roma, dove ha lungamente vissuto con la sua famiglia prima di fondarvi il Rome Chamber Music Festival ( RCMF).

Il festival propone dunque impaginati che rispecchiano la vocazione trasversale e contemporanea di McDuffie, intesa non come pedante accademia, ma come inesausta ricerca dei repertori più accattivanti ed interessanti del panorama mondiale di oggi; ed il primo giorno della rassegna ne è esempio plateale con il rarissimo Andrè Gagnon e il suo Petit Concerto Pour Carignan, seguito dall’Appalachia Waltz di O’Connor, reso celebre dalla registrazione di Yo Yo Ma del ’96, poi Vivaldi, infine Philip Glass con la trascrizione per sestetto d’archi della Sinfonia N.3 con la coreografia del grande Ricky Bonavita danzata da Compagnia Excursus. Il tutto eseguito sotto l’attenta guida di McDuffie dai giovani artisti provenienti dalle migliori scuole musicali del globo, come Stauffer, Chigiana, Julliard, Courtauld, Cleveland School of Music, Buchmann-MethaAvos ed Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che si esibiscono accanto agli artisti ospiti di fama internazionale . 

Il secondo giorno, 18 giugno, si esplora invece un repertorio tutto romantico, tra Schumann e Brahms, con la compagine giovane arricchita da due grandi maestri di solida esperienza e fama: Andrea Lucchesini al pianoforte ed Enrico Dindo al violoncello.

Il terzo concerto il 19 giugno apre con il Trio Dumky di Dvoràk nei 120 anni dalla morte, con il pianista millennial palestinese cresciuto in Israele alla scuola di musica Buchmann-Metha, Saeed Diab, la giovane violinista israeliana Hadar Zeidel guidati dall’esperta violinista Rachel Ellen Wang, considerata uno dei migliori violini barocchi di oggi ed infatti il programma vira subito in ambito antico con Tartini, Porpora e Vivaldi.

Gran chiusa il 20 giugno con l’Appalachian Spring Suite per 13 strumenti di Aaron Copland con McDuffie alla testa dei freschi talenti ed a seguire la prima esecuzione italiana di Maneskin Explored, sei brani tra i più famosi della band romana verranno riproposti in chiave cameristica per pianoforte, due violini, viola, violoncello e contrabbasso (nell’arrrangiamento di David Mallamud). Un repertorio diverso, in questo caso eminentemente pop-rock, in una veste formalmente cameristica che ne esalta melodia e ritmica in una nuova interpretazione di grande suggestione emotiva. E, sempre in linea con un’idea della musica classica libera e senza limiti, nei brani finali del concerto il palcoscenico riunirà artisti e pubblico trasformandosi in un dancefloor.

Dunque un festival che rompe la routine delle programmazioni  offrendo repertori rarissimi e volti inediti, in un cenacolo di giovani talenti ed affermati maestri a raccontare il vasto mondo della musica da camera, la contemporanea nella sua veste più popolare e meno dogmatica ed il futuro della musica colta sotto le dita dei grandi talenti di domani.


Robert McDuffie

Candidato al Grammy e vincitore dell’Emmy, il violinista Robert McDuffie gode di una carriera ricca di sfaccettature e all’insegna del dinamismo.

McDuffie è il fondatore del Rome Chamber Music Festival e del Robert McDuffie Center for Strings at Mercer University, nella sua città natale Macon, in Georgia.

McDuffie ha concluso di recente il suo tour americano dcon il Concerto per Violino di Brahms, con la National Symphony Orchestra della Cecoslovacchia,.

Nella sua vasta discografia spiccano le incisioni per Telarc ed EMI., di recente segnaliamo “Icons” con la E. Pridgen, una raccolta delle sonate di Philip Glass, John Corigliano e J. Adams. Le recenti esibizioni di Mr. McDuffie hanno incluso un ritorno all’Aspen Music Festival, apparizioni ad Auckland, in Nuova Zelanda, con l’Orchestre National de Lille. Ha anche eseguito la Bernstein Serenade con le Atlanta, Hawaii e Virginia Symphonies; il Concerto di Mills con le Sinfonie Napoli e Bufalo; e il Glass Four Seasons insieme al Mills Concerto con la Fort Worth Symphony.

I

Suona un Guarneri del Gesù del 1735, altrimenti noto come il “Ladenburg”. Lo strumento appartiene ad una ristretta cordata di cui egli stesso fa parte.

cartella stampa completa con foto, video, locandina e programma: https://drive.google.com/drive/folders/1Gj4PwFhNKGct173mb1OIlRwzJ1S61eKf?usp=sharing


Roma, dal 17 al 20 giugno al TEATRO ARGENTINA  in Largo di Torre Argentina

orario concerti ore 20

link biglietteria: https://www.vivaticket.com/it/tour/rome-chamber-music-festival/3012

biglietteria del Teatro Argentina: lun-sab, ore 11-18; nei giorni di concerto fino ad orario inizio concerto

biglietti da 10 a 44 euro

info: info@romechamberfestival.org 

https://romechamberfestival.org/


Nessun commento:

Posta un commento