mercoledì 19 giugno 2024

Per Sangiuliano anche Bari (assessorato alla cultura) rappresenta un bel boccone. Nostro commento

 Se Fabio Romito viene eletto" sindaco "verrò a fare l'assessore della Cultura, cosi avviamo il lavoro".

Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, rispondendo a Bari alle richieste degli operatori del settore intervenuti a margine della conferenza stampa organizzata questa mattina nel comitato elettorale di Fabio Romito, candidato del centrodestra impegnato nel ballottaggio.


    Il ministro ha precisato che "se è giuridicamente possibile, lo devo far verificare agli uffici", e "se non ci sono incompatibilità mi piacerebbe fare l'assessore della giunta Romito per un periodo anche breve per poter avviare progetti significativi sulla città di Bari".


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  Quali sono i lavori che Sangiuliano intende avviare a Bari, qualora vincesse il candidato di destra alle prossime elezioni comunali, aspirando all'assessorato alla cultura? e quali progetti significativi ha sul capoluogo pugliese governato da  molti anni dalla sinistra ( Decaro)? 

Non sarà che ha messo gli occhi sulla Fondazione  del Teatro Petruzzelli, ultimo nato in seno alle fondazioni lirico-sinfoniche italiane, dove il sovrintendente/direttore artistico Massimo Biscardi è in  scadenza, e non può essere rieletto per raggiunti limiti di età, quasi settanta, per metterci la sua pupilla direttrice, scarsa a detta di tutti, e cioè Beatrice Venezi che scalpita dal suo ufficio di consulente al Ministerio, che non le basta più, ed attende il meritato compenso?

 In aiuto della Venezi, nonostante rappresenti la vera 'bufala'  musicale dell'attuale governo, muovono tutti come bravi soldatini agli ordini di Meloni o Sangiuliano. Perfino Chiambretti, nell'ultima puntata della sua trasmissione 'donne sull'orlo di una crisi di nervi' - laddove la crisi di nervi l'ha fatta venire a noi! - è stato  obbligato ad invitarla per farle ripetere la storiella della  giovane dotata ma svantaggiata dalle idee politiche della sua famiglia (estrema destra), dal suo essere donna, anche avvenente, dimenticando di mettere la pulce nell'orecchio che il suo scarso successo professionale (a dispetto delle troppe spinte politiche di questa destra al governo) ha a che fare  e molto  con la sua inaffidabilità come direttrice, direttore. 

 I suoi insegnanti milanesi ci hanno confermato che Lei avrebbe dovuto farsi le ossa pian piano senza farsi spingere dalla sua stimatissima Meloni e, forse, solo così avrebbe potuto fare una carriera, ma da routinier, non oltre. Perchè Lei è una schiappa come direttrice, tanto che oggi, dopo una  decina d'anni che frequenta il podio, neppure come routinier è affidabile. Lo vuole capire,, e prima di Lei Meloni e Sangiuliano? (Pietro Acquafredda)

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