martedì 4 giugno 2024

Bari, Collegium Musicum. Concerto del 9 e 11 giugno a Molfetta e Bari


Domenica 9 giugno alle ore 20 nel Duomo di Molfetta e martedì 11 giugno alle ore 19 presso Villa La Rocca, Bari, il concerto "Il grande '800" con il Collegium Musicum diretto dal M° Rino Marrone. 

Prima della musica, l' intervento del prof. Pierfranco Moliterni.

Il concerto è organizzato in collaborazione con Wanda Landowska Festival e con l'Accademia Pugliese delle Scienze.

Programma


Charles Gounod


Petite Symphonie (1885)

in si bemolle maggiore per fiati

I. Adagio – Allegretto – II. Andante cantabile

III. Scherzo: allegro moderato – IV. Finale: allegretto


La Petite symphonie per fiati è una piacevole e deliziosa composizione musicale e conferma lo stile essenzialmente melodico del soave artista parigino, perfettamente a suo agio nell’elaborare contrappuntisticamente i temi e svolgerli con quell’elegante gusto della strumentazione, mirante a porre in evidenza il profumo timbrico dell’invenzione armonica. L’Andante è il momento più sinceramente gounodiano e si inserisce adeguatamente tra schiarite allegre e scherzose di pungente effetto strumentale.


Antonín Dvořák


Serenata in Re minore (1878)

op. 44, B.77 per fiati, violoncello e contrabbasso


I. Moderato quasi marcia – II. Minuetto: Tempo di minuetto – Trio: Presto

III. Andante con moto – IV. Finale: Allegro molto


La Serenata op.44 fu scritta in due settimane nel gennaio del 1878 e pubblicata l’anno successivo da Simrock con una dedica al prestigioso critico berlinese Louis Ehlert. Dopo aver studiato la partitura, Brahms scrisse all’amico e celebre violinista Joseph Joachim: «Non potreste avere una miglior sensazione di spumeggiante creatività e di un talento proficuo e affascinante. Fatelo eseguire: penso che sia un vero piacere per uno strumentista a fiato suonare una partitura simile». L’apertura della Serenata in re minore è affidata a un tempo di «Marcia», che richiama lo stile delle Serenate mozartiane rivissuto da una sensibilità e da un’energia di carattere fortemente slavo. L’amore per la terra céca e i suoi famosi concerti di musica all’aperto si manifesta anche nel movimento successivo, certamente assimilabile allo spirito di una danza popolare, la Sousedská, che – con le sue gentili e delicate movenze – ricorda una sorta di «Minuetto» popolaresco. L’«Andante con moto», nella dolcezza del suo decorso melodico, mette in luce la duplice matrice espressiva dell’autore della Sinfonia “Dal nuovo mondo”, quella inconscia e spontanea di tante pagine di solare eloquenza e quella più nascostamente riflessiva ed emotivamente profondissima dei brani sacri. Esempio sommo della maestria compositiva di Dvořák è la libertà con cui costruisce l’«Allegro molto» conclusivo, un Rondò in cui reminiscenze della Marcia iniziale si alternano ad una briosa Polka che ci conduce al gioioso re maggiore della Coda.

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