martedì 5 marzo 2024

Si conclude al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino la lunga odissea di Carlo Fuortes, iniziata nove mesi fa quando lasciò la Rai con la promessa di...Napoli, Milano, Firenze finalmente ( da La Nazione). Nostro commento

 È Carlo Fuortes il nome indicato al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, dal consiglio di indirizzo della Fondazione del Maggio musicale fiorentino per il ruolo di sovrintendente per l'ente lirico, dopo la gestione commissariale di Onofrio Cutaia (in scadenza il 15 marzo).

 Il nuovo Consiglio di indirizzo si è riunito, per la prima volta,  a Palazzo Vecchio, dove il presidente del Cdi, il sindaco di Firenze Dario Nardella, ha proposto ai consiglieri una terna di nomi da cui poi è stato indicato Fuortes. Il sindaco Dario Nardella, in qualità di presidente del Cdi, ha spiegato che il confronto si è "svolto su tre nomi indicati: Paolo Petrocelli, attuale direttore del Dubai Opera, Ninni Cutaia, commissario uscente del Maggio e Carlo Fuortes già amministratore delegato della Rai e sovrintendente dell'Opera di Roma. 

L'indicazione emersa dal Consiglio di indirizzo è per Carlo Fuortes come nome da indicare al ministero della Cultura per la nomina"

Nardella ha poi ringraziato "Cutaia che ha portato a termine il progetto di risanamento con il fondo straordinario messo a disposizione dai soci, attraverso un'attività molto scrupolosa e dettagliata. Ora si apre una pagina nuova del teatro, siamo usciti da anni molto complessi, con tre commissariamenti, e credo che si possa guardare con fiducia al futuro. Si chiude una pagina difficile, se ne apre una nuova e sono felice che si concluda il mio mandato avendo portato in fondo anche questo grande obiettivo di risanamento del teatro del Maggio che ora ci permetterà di costruire un progetto di rilancio con il sovrintendente Carlo Fuortes che ho appena sentito". 

Ora, ha aggiunto Nardella, "dobbiamo aspettare che il ministro prenda la sua decisione perché la legge prevede che il sindaco in quanto presidente indichi il nome emerso dal Consiglio di indirizzo, e io ho grandissima stima per Fuortes, grande fiducia, dopodiché è il ministro che sarà chiamato a confermare questo nome e quindi avrà l'ultima parola in merito". 

I nuovi membri del Cdi della Fondazione sono, oltre a Nardella, Antonella Giachetti indicata dal Comune di Firenze, Gennaro Galdo per il ministero della Cultura, Valdo Spini per la Regione Toscana, Sandro Rogari per la Fondazione Cr Firenze, Stefano Lucchini per Banca Intesa Sanpaolo. Come settimo componente del Cdi, legato alla presenza della Città metropolitana tra i soci, è stata indicata la giornalista Cesara Buonamici.


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COMMENTO

 Si conclude a Firenze l'avventura di Carlo Fuortes, disarcionato, contro la sua volontà, dal cavallo di Viale Mazzini da Sangiuliano, in ossequio alla sua 'dante lavoro' Meloni. 

 Tutta l' operazione l'ha condotta proprio il Ministro della Cultura, al quale, del resto, la legge assegna il diritto di 'nominare' il sovrintendente 'indicato' dal Cdi del Maggio Fiorentino. E Sangiuliano, che aveva assunto con  Fuortes, per tirarlo giù da Viale Mazzini, l'impegno di sistemarlo da qualche altra parte, è il più contento di tutti. Anche se in questa lunga odissea non ne ha azzeccata una. A cominciare dalle picconate contro Lissner che, diciamola tutta, le ha rimandate al mittente;  ai tentativi di mettere Fuortes, prima di Cutaia a Firenze, senza riuscirci, come non sembrava essergli riuscito neanche il tentativo, in accordo con Gualtieri, di far tornare a Roma Cutaia, al Teatro di Roma.

 Adesso sembra che , miracolosamente, le tessere del puzzle possano andare al loro posto: Fuortes a Firenze, e, quasi certamente, Cutaia, in coppia con De Fusco al Teatro di Roma. E Lissner a Napoli fino alla scadenza del suo mandato. A meno che.., da noi non si è mai certi di  nulla.

 Delle lungaggini di questo peregrinare ha responsabilità anche Fuortes che, dopo l'Opera di Roma e la Rai, era convinto che avrebbe potuto aspirare alla Scala; ma a Milano, Sala, che ha dalla sua parte anche la legge sull'autonomia, vuole avere le mani libere, pur non sottovalutando l'importanza dell'accordo con il ministro. Almeno fino ad ora, non si sa che fine farà Meyer, se resterà ancora per un mandato ridotto o se sarà sostituito alla scadenza. Una cosa è certa: Fuortes, già una volta non risultò gradito agli amministratori scaligeri; e dunque meglio prendere l'uovo oggi, perchè della gallina domani non c'è certezza. 

E poi, se vogliamo dirla tutta, Firenze ha una storia gloriosissima, che Fuortes certamente non conosce,  ma che forse meglio si combina con le sue mire 'moderniste' e 'avanguardiste'.

A Firenze, però,  ha bisogno di dotarsi di un direttore artistico, perchè lui di melodramma come di musica e di voci non capisce un tubo. E forse potrebbe richiamare a Firenze il suo vecchio collaboratore di Roma, cioè Alessio Vlad,  il più grande direttore artistico che il mondo conosce ma che è parcheggiato a Parma; a meno che non ricorra ad altri o che Nardella, il quale per essersi diplomato in violino apre bocca sulla musica in città, non gli suggerisca qualche altro nome. 

 Comunque stiamo a vedere non prima di aver atteso la nomina ufficiale di Sangiulinao che, come avete capito, è felice come una pasqua, avendo finalmente visto, seppure dopo mesi e mesi, il suo progetto (di collocare da qualche parte l'ex Rai Fuortes) realizzato

                                                                                                (PIETRO ACQUAFREDDA)

 

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