lunedì 5 febbraio 2024

. Roma, Istituzione Universitaria dei Concerti. Da Luigi Nono a Machaut

 Istituzione Universitaria dei Concerti

I CONCERTI DELL’AULA MAGNA

79aStagione 2023-2024

Martedì 6 febbraio ore 20.30
L'Ascolto e lo Spazio
progetto per i 100 anni della nascita di Luigi Nono 

Gianni Trovalusci flauto basso
Ready Made Ensemble 
Gianluca Ruggeri direttore
Alvise Vidolin concetto e regia del suono

Guillaume Dufay

Nuper Rosarum Flores, mottetto


Luigi Nono

Das Atmende klarsein

per piccolo coro, flauto basso, live electronics e nastro magnetico (1980-1983)


Guillaume de Machaut

Messe de Notre-Dame


Per i 100 anni della nascita di Luigi Nono l’Istituzione Universitaria dei Concerti propone, martedì 6 febbraio alle 20.30 in Aula Magna, il progetto L'Ascolto e lo Spazio del Ready Made Ensemble diretto da Gianluca Ruggeri con Gianni Trovalusci al flauto basso e Alvise Vidolin alla regia del suono: una serata che accosta la Messe de Notre-Dame di Guillaume de Machaut in un’esecuzione secondo le caratteristiche acustiche della cattedrale di Reims, un mottetto di Guillaume Dufay e Das Atmende klarsein di Luigi Nono su testi di Massimo Cacciari, la cui prima romana avvenne nel 1982 proprio all’Aula Magna della Sapienza alla presenza del compositore.

Il progetto - racconta Gianni Trovalusci - tratta di un sogno legato alla magia dell’ascolto e alle possibilità che oggi la tecnologia ci offre: evocare in uno spazio – auditorium o altro –  le condizioni acustiche di altri luoghi, portando l’attenzione dell’ascoltatore - attraverso un’amplificazione trasparente, che non ha come scopo primo quello di amplificare la sorgente, ma di rendere più sonoro e immersivo l’ambiente circostante - verso quel ‘Teatro dell’Ascolto’ che coinvolge suono, musica e spazio da tempi remoti. Le composizioni che formano il programma appaiono come tre declinazioni esemplari di questo rapporto, in cui lo Spazio diviene uno degli elementi generativi e, nel caso di Luigi Nono grazie anche al live electronics, strutturale dell'opera stessa.

Particolarmente significativo appare realizzare questo concetto in occasione, nel 2024, dei 100 anni della nascita del compositore Luigi Nono, che più di ogni altro ha indicato la strada per un rinnovamento profondo dell’Ascolto, anche attraverso la sapiente eredità degli autori del passato, sempre presenti negli intimi echi della sua musica. Nello specifico, costruendo un percorso sonoro con brani legati in modo certo a luoghi determinati, come la Messa e il Mottetto in oggetto, e a specifici atteggiamenti compositivi, che hanno nello spazio e nella percezione del suono uno dei loro riferimenti, come è proprio della musica di Nono, si propone un programma composto da: Brani da la Messe de Notre-Dame di G. De Machaut, secondo le caratteristiche acustiche della cattedrale di Reims; Il Mottetto Nuper Rosarum Flores di G. Dufay, scritto nel 1436 per l’inaugurazione della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze, ove le geometrie sonore e architettoniche sono in meraviglioso in contrappunto; Das atmende Klarsein, opera in cui lo spazio diviene elemento compositivo esso stesso. Nono ci espone direttamente  questo ‘concetto operativo’ nella presentazione del brano: ‘non unicamente il suono trasformato, come unico fenomeno percettivo, o elaborato e fissato su nastro, ma il suono “live-naturale” del coro e del flauto basso e, nello stesso istante e non nella successione temporale o visuale, il suo diventare altro, il suo germinare sia come spettro compositivo che come dinamica spaziale. Il progetto propone quindi un gioco profondo, sottile e coinvolgente, per condurci, sempre per citare la profonda e illuminante sensibilità di Nono, verso la ‘diversità e molteplicità fantastica del suono, nello stesso istante, possibile, altrimenti, come quella dei pensieri e dei sentimenti, della creatività.’

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