martedì 9 gennaio 2024

Acca Larenzia. In Europa non c'è posto per il saluto fascista e noi lo condanniamo - ha detto il leader Ppe Manfred Weber. In Italia La Russa, e forse anche Meloni, non sono dello stesso parere ( da Il Sole 24 Ore, di Nicola Barone)

 

Acca Larentia, informativa ai pm con i primi identificati. Weber: in Europa non c’è posto per il saluto fascista
Acca Larentia, informativa ai pm con i primi identificati. Weber: in Europa non c’è posto per il saluto fascista

È stata trasmessa in Procura, a Roma, una prima informativa in relazione alla commemorazione di via Acca Larentia davanti alla ex sede dell’Msi, durante la quale è stato fatto il saluto romano. In base a quanto si apprende la Digos avrebbe già identificato alcuni partecipanti all’iniziativa. Gli inquirenti sono al lavoro sui filmati che hanno immortalato le fasi della manifestazione. Domani al question time, nel pomeriggio alla Camera, la segreteria del Pd Elly Schlein chiederà al ministro degli Interni Matteo Piantedosi di riferire in tema di fenomeni di fascismo che non vengono contrastati dal governo.

Il leader del Ppe, Manfred Weber, commentando le immagini del raduno neofascista di Acca Larentia appare perentorio. «In Europa non c’è posto per il saluto fascista e noi lo condanniamo con la massima fermezza. Siamo pienamente d’accordo e accogliamo con favore la chiara posizione assunta dal vice primo ministro Antonio Tajani su questo tema».

«Non vi è dubbio» che quanto accaduto alla manifestazione per l’eccidio di via Acca Larentia «suscita indignazione, è contrario alla nostra cultura acquisita. E l’indignazione è trasversale». Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in audizione alla Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. «Vietare e non osservare è controproducente e meno proficuo».

Dalla maggioranza arrivano intanto segnali di controffensiva. «La mitraglietta che ha sparato ad Acca Larentia è stata ritrovata anni dopo in un covo delle Br ed è stato riconosciuto che ha sparato a tre persone, tra cui anche l’ex sindaco di Firenze Lando Conti. Se in quegli anni, anziché dare la colpa a surreali faide interne tra fascisti, si fosse indagato, forse avremmo risparmiato all’Italia degli omicidi drammatici delle Brigate rosse. Riflettiamo su questo prima che su duecento imbecilli-(si dice fossero un migliaio ndr) che fanno il saluto romano, utili solo alla sinistra», dichiara il responsabile organizzazione di FdI Giovanni Donzelli. «Non ho sentito la Schlein condannare Degni, che il Pd ha messo alla Corte dei conti e che inneggiava a Toni Negri, aspetto dalla Schlein la condanna di chi difende Toni Negri, poi ne parliamo».

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