domenica 3 dicembre 2023

PRIMINA alla Scala, per il 'Don Carlo' inaugurale. destinata ai giovani. Dodici minuti di applausi al termine (da La Repubblica)

 


FOTOGRAMMA

Fuori la protesta delle maschere “precarie”, dentro la Primina del Don Carlo. Il quinto che inaugura la stagione della Scala, che con la regia di Lluìs Pasqual e diretto da Riccardo Chailly viene mostrato in anteprima agli under 30, in attesa della Prima ufficiale di Sant’Ambrogio. Dodici minuti di applausi alla fine, un’ovazione per Luca Salsi e per il cast, convince meno per la regia.

Finisce così la rappresentazione con il pubblico di giovani “sorpreso” all’inizio del Don Carlo dall’Inno nazionale suonato solo per loro in assenza di autorità. L’entusiasmo come le aspettative erano alte. Per alcuni è la prima volta, altri sono “abituati” all’opera. «La regia è la cosa che mi ha più colpito, Netrebko stratosferica e anche una grandissima attrice» dice Alexeis Ferioli, studente di mediazione linguistica e interculturale a Como, 24 anni, frequentatore di lungo corso del Piermarini.

«L’orchestra mi ha emozionato, non riuscivo a smettere di guardarla», commenta Sara Di Vita, 26 anni, maestra di una primaria alla prima opera dal vivo. «Mi ha colpito la scenografia di impianto tradizionale nel primo atto, più efficace di quelle moderne e sperimentali», dice Matteo Dapolli, 22 anni, studente di ingegneria. È piaciuto il Don Carlo ad Angelica Cavazza, 26 anni, e Pietro Gronchi, 28. «Il momento più coinvolgente è quello del duetto tra Netrebko e Francesco Meli», non ha dubbi Gronchi.

Nessun commento:

Posta un commento