Anche se oggi è quasi totalmente sconosciuto, o forse dimenticato, Antonio Maria Pacchioni si può considerare il Vivaldi modenese", esordisce Michele Gaddi, direttore de I Madrigalisti Estensi che stasera alle 19 nella chiesa di Sant’Agostino eseguiranno, per la prima volta dopo più di tre secoli, la "Messa da Requiem" e i "Kyrie et Gloria à 5 con istromenti", nell’ambito del festival "Gli spazi del suono". Insieme ai Madrigalisti si ascolteranno anche gli allievi dell’Atelier, il corso di alto perfezionamento musicale che ha radunato giovanissimi musicisti da tutta Europa.
I manoscritti autografi delle due composizioni sono conservati rispettivamente presso la Biblioteca Capitolare del Duomo e la Biblioteca Estense: dopo diversi mesi di trascrizioni e di studio, i Madrigalisti sono pronti per restituirli al pubblico nel loro splendore, "Pacchioni ebbe vita piuttosto lunga – spiega Gaddi -. Dopo essersi formato con il celebre Giovanni Maria Bononcini, divenne maestro di cappella in Cattedrale nel 1694, vicemaestro dalla corte del duca Rinaldo nel 1699 e infine maestro della cappella di corte nel 1722".
Per assistere al concerto, i biglietti (10 euro) si possono acquistare sul sito oooh.events oppure direttamente sul posto a partire da mezz’ora prima dell’evento.
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