mercoledì 18 ottobre 2023

Nuovo vertice all'Orchestra Sinfonica Siciliana . Il nuovo sovrintendete PERIA, nomina consulente artistico DARIO OLIVERI. Possibile tandem con BEATRICE VENEZI. Povera orchestra!

  Ve lo avevamo detto - sarebbe il caso di vantarci - guardando al nuovo vertice dell'Orchestra Sinfonica Siciliana, Fondazione (FOSS), un tempo gloriosa e da tempo sottoposta a continui scossoni. Vuoi vedere  che Beatrice Venezi le dà il colpo di grazia, all'orchestra, con la benedizione di Meloni-Sangiuliano-Schifani ? 

 A differenza della Fondazione Teatro Massimo di Palermo, alle dirette dipendenze del sindaco in carica che presiede il CdI. dove sembra tornato il sereno dopo l'uscita di Giambrone, con Marco Betta al vertice, assecondato dal sindaco Lacalla di diversa tendenza politica; l'Orchestra Sinfonica Siciliana, in passato fiore all'occhiello delle regioni meridionali, il cui declino è cominciato quando il barone Agnello, per altri versi benemerito della musica, intese sostituire Roberto Pagano, 'perchè troppo vecchio' e si mise lui che forse era coetaneo di Pagano; negli ultimi anni s'è visto assegnarla alle cure di avventurieri e poco pratici, fino ad oggi. Quando Schifani, che l'altro ieri ha osannato le qualità di direttrice d'orchestra di Beatrice Venezi - povero Schifani, ignorantissimo!- ha cambiato sovrintendente, l'ennesimo - ora è Andrea Peria Giaconia - il quale ha messo al posto che fino a pochi mesi fa era stato di Gianna Fratta - Dario Oliveri ed ha prospettato che  nello stesso ruolo di consulente artistico di Oliveri potrebbe arrivare anche Beatrice Venezi,  o in tandem  con lui, oppure nel ruolo di direttore musicale, che sarebbe quello a Lei più adatto se solo sapesse dirigere

Sarebbe la pietra tombale sulla Orchestra Sinfonica Siciliana, dal punto di vista artistico e qualitativo. L'unica contenta sarebbe la Meloni che con Schifani se la batte quanto a totale ignoranza musicale (che, naturalmente, non le verrebbe imputata se  non si impicciasse di cose che non capisce: la prima volta che è entrata in un teatro d'opera è stata lo scorso 7 dicembre alla Scala, da neo premier ); ma  che guarda alla Venezi come alla pupilla dei suoi occhi e tiene a Lei più di ogni altra persona del suo partito, al punto  - ed è questo il nostro timore, terrore anzi - che potrebbe gratificarla con un incarico prestigioso, forte dell'appoggio del suo ministro Sangiuliano il quale, per fare piacere alla ( al) premier, l'ha nominata sua consulente musicale.

 Non serve ricordare che in un attimo si può distruggere ciò che si è a fatica costruito in anni ed anni di cure e lavoro, nel campo dell'arte.

 E la Venezi, con mandato di Meloni-Sangiuliano, potrebbe essere Attila ( maschile,  perchè Lei è direttore e non direttrice) per orchestre, in Italia! 


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