sabato 6 maggio 2023

Danza. Non tacere i problemi quando sono seri ed attengono alla salute fisica e mentale delle giovani ballerine

  "Ricevo costantemente segnalazioni circa messaggi negativi trasmessi da alcuni personaggi che lavorano nel mondo della danza televisiva, che si esprimono riguardo al corpo dei danzatori. 

In occasione del "#NODIETDAY", sento il dovere di continuare a contrastare questo tipo di esempi". Inizia così la lettera all'ANSA di Mariafrancesca Garritano, ballerina solista del Teatro alla Scala che fece "scandalo" perché parló dei disturbi alimentari nel mondo della danza. 

Garritano, oggi "mamma di una bimba di quattro anni e con un altro figlio in arrivo", spiega di sentirsi "addosso il peso della responsabilità per il futuro che attende le nuove generazioni", con la paura che "le mie lotte passate siano servite a poco". 

L'artista critica la televisione che lascia "certi esponenti della danza" al loro posto, nonostante le polemiche, "perché vuol dire che è la stessa trasmissione che gradisce e in qualche modo sposa questo tipo di comportamento". Poi aggiunge: "Io non vedo differenze tra quell'esponente della danza che umilia pubblicamente in TV e chi lo critica ma non fa nulla per evitare che sia lì" e tra chi "fa le leggi contro il reato di istigazione ai DCA ma lascia che il reato si compia sotto gli occhi di tutti". 

Garritano conclude amaramente, affermando che se "le malattie aumentano e le morti per suicidi o conseguenze dovute a disagi psicologici nei giovani sono all'ordine del giorno, è perché di questa parte della faccenda non interessa veramente a nessuno, a meno che non si debba sfilare ad un funerale o indossare un fiocchetto lilla a casaccio, sapendo che questo finirà in TV". (ANSA).

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