sabato 8 aprile 2023

Giuseppe Pennisi, musicologo e critico musicale ma anche economista, è scomparso questa mattina. Un saluto

  A Giuseppe Pennisi che è scomparso questa mattina, nella sua casa di Roma, dopo lunga e travagliata malattia, di cui nelle ultime settimane aveva comunicato il sopravvento, ci legava una amicizia fraterna,  anche se soprattutto professionale, e non di lunga data. Ci scambiavamo spessissimo informazioni e leggevamo  i nostri reciproci blog, alimentati quotidianamente: il nostro, questo, soprattutto musicale, il suo musicale ed economico - Giuseppe era un economista di razza, a tale disciplina aveva dedicato interamente la prima parte della sua vita e, nella seconda, 'a mezzi' con la musica.

 Alla musica,  negli ultimi anni, si era votato senza risparmiarsi, viaggiando su e giù per l'Italia, su e giù per l'Europa, anche in periodi in cui la malattia si faceva sentire di più; dedicandole una consistente fetta del suo tempo. Cronache musicali da ogni dove, ma anche saggi approfonditi regolarmente pubblicati da Nuova Antologia e che puntualmente partecipava a tutti i suoi numerosi corrispondenti, fra i quali  anche noi. Ogni volta che ci capitava di  seguire un concerto o un'opera, per la verità negli ultimi anni non con la stessa frequenza di una volta,  eravamo certi che lo avremmo incontrato, sempre con sua moglie, e ci saremmo scambiati opinioni e notizie.  

Ha smesso solo nelle ultime settimane, quando con la lucidità di sempre  ci ha comunicato, una ventina di giorni fa, che il suo tempo stava per finire:

Carissimi,

da alcuni giorni le mie condizioni di salute sono molto peggiorate... Non scrivo quasi più. Quando verrà l'uomo del SETTIMO SIGILLO non chiederò di fare una partita a scacchi. Grazie per l'amicizia e l'affetto che mi avete sempre mostrato. Giuseppe


Anche la sua presenza fisica ci mancherà. 

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