lunedì 5 dicembre 2022

Il Parlamento presieduto dal catto-tradizionalista Fontana provvede all'istruzione dei componenti, con 5.500 Euro per acquisto di computer ed altri dispositivi elettronici. Spesa totale: 2.200.000 di Euro

Fontana, presidente del Parlamento italiano, tutto casa e partito, deve  aver sofferto molto nel constatare che l'analfabetismo  dei parlamentari è epidemico  e duro da sconfiggere.

 Plurilaureato, se ne è fatto un cruccio ed ha pensato come sconfiggerlo definitivamente.  La soluzione che gli è parsa più praticabile ed a buon mercato, tanto paga Pantalone, è far frequentare ai parlamentari una qualche scuola serale, magari a distanza a causa dei numerosi impegni dell'incarico parlamentare, attraverso il mezzo elettronico. Giusta pensata.

 E poi si è fatta una domanda. Quella che non si sono fatti i precedenti governi - mentre avrebbero dovuto - quando la scuola di ogni ordine e grado, causa pandemia, si è svolta a distanza e loro avrebbero dovuto provvedere a fornire i mezzi idonei e necessari. 

Come fanno, se non hanno i dispositivi elettronici per collegarsi con la scuola di appartenenza? Come abbiano fatto  tutti quegli studenti che non avevano i mezzi elettronici per collegarsi con le loro scuole, durante i mesi delle lezioni a distanza, Fontana non se lo è chiesto,  perchè non è materia della sua presidenza.

 Fontana, a differenza dei governi precedenti, la domanda se l'è posta e ritenendo che lo stipendio dei parlamentari finisse in mille rivoli, esaurendosi prima della fine del mese -  che ci vuole a spendere 15.000 (quindicimila) Euro al mese? - ha provveduto a regalare loro, a ciascuno, per Natale 5.500 Euro, costo totale 2,2 milioni di Euro,  per comprare un computer con il quale collegarsi con la scuola serale od Università a distanza (quelle che hanno frequentato molti calciatori, poi dottori ' a distanza',  ma  non Fontana che, invece,  ha fatto i suoi  studi in Università cattoliche 'tradizionaliste')  che lui si augura frequenteranno almeno per imparare a parlare l'italiano correttamente.

Poi Giorgia Meloni, nel caso in cui si dovesse rendere necessaria per qualche altra tragedia - purtroppo sempre in agguato in  un paese che è attraversato da emergenze una dietro l'altra - la scuola a distanza, provvederà a dotare gli alunni più indigenti - quelli i cui genitori guadambiano  solo 15.000 Euro al mese - dei dispositivi elettronici per collegarsi con le rispettive scuole. Esattamente come  ha fatto Fontana con i Parlamentari. Buon pro gli faccia!

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