giovedì 20 ottobre 2022

Berlusconi getta nel panico il mondo politico, mentre suoi fedelissimi accusano chi ha rubato gli audio e non chi ha straparlato

 Se nessuno lo ferma - e sarebbe ora che qualcuno lo faccia se  lui stesso si ferma e si mette ' da parte'0 o 'di lato', se si preferisce - il Cav. getterà  nello scompiglio generale la prosecuzione della sua partecipazione al Governo nascente e minerà la guida del partito-azienda che ha fondato  e che ora  gli volta sempre di più le spalle.

 Dopo quello che ha fatto in soli due giorni, è evidente che Berlusconi non serve più. Non serve al paese - quel Paese che gli è servito anche per la sua fortuna industriale - non serve alla Politica - senza il cui aiuto la sua fortuna non sarebbe giunta a tanto - e non serve neppure a sé stesso, perché ogni giorno viene da chiedersi se è ancora cosciente di quello che fa, e di quanti danni procura per il puro piacere di stare sulla scena, nonostante tutto, e nonostante i fischi, ormai generali.

In  questo  drammatico bailamme che ti fanno i suoi fedelissimi  che si sono ascoltati  in questi giorni, da Mulè a Ronzulli a Cattaneo?

 Indicano contesti entro i quali quelle  esternazioni vanno collocati, e, per giustificare ad ogni costo il loro benefattore politico e,  nel caso di Mulè, il suo ex datore di lavoro e, incoro, danno addosso a quegli 'infami' che hanno rubato e fatti uscire quegli audio.

Non si rendono conto di quanto siano ridicoli ed anche spregevoli. Che grave colpa hanno coloro che volutamente hanno fatto uscire quegli audio, oltre la vendetta contro il Cavaliere? Il vero colpevole  è il Cavaliere che ha proferito quelle parole,  che non possono  che essere  di uno che non ci sta più con la testa. 

Perché se credono, in assoluta malafede, che Berlusconi sa quel che dice, allora bisognerebbe spedirli assieme a lui in Russia,  dall' amico Putin, o in Ucraina perché Zelensky  dia  a tutti la lezione che si meritano. In ogni caso Berlusconi non potrebbe guidare un partito occidentale e ancor meno partecipare ad una compagine di governo. Lui e  tutti quelli che non si dissociano dalle sue dichiarazioni. Il mondo ha preteso dagli artisti la condanna dell'invasione russa; e chi non l'ha fatto è rimasto  fuori dai confini del mondo occidentale.  Come può restare in Occidente chi quella guerra la giustifica e tenta maldestramente di gettare fango sull'opera di Zelensky, al quale il Parlamento europeo ha appena attribuito il 'Premio Sakharov' ? 


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